La Cina prende ad esempio il modello italiano della Riforma Anselmi
E' iniziata stanotte in Cina l'Assemblea del Popolo che deciderà sulla politica economica per i prossimi 15 anni, assieme alla discussione del Piano Quinquennale. Questa notte ha tenuto il discorso Li Keqiang, che ha evidenziato i punti programmatici. Lotta al Covid, taglio delle tasse, lotta ai monopoli fintech, ma soprattutto un punto programmatico che potrebbe avere effetti dirompenti sul mercato mondiale, vale a dire la costruzione di un sistema universale sanitario assieme al rilancio della medicina tradizionale cinese. Dunque, dopo reflazione salariale, costruzione di decine di milioni di alloggi popolari, riforma dell'hukoi, ora è la volta, prendendo come esempio il modello italiano della Riforma Anselmi, della sanità universale, finora costosa. Con ciò la Cina gioca sul tasso di risparmio precauzionale, appunto risparmi per sanità, per favorire la doppia circolazione e il decollo del mercato interno mediante servizi e consumi. Salario sociale che permette al proletariato di godere finalmente e in pieno della ricchezza da esso prodotta, nel mentre nei paesi occidentali viene smantellato. Gli Usa negano la reflazione salariale ma in compenso spenderanno soldi per aumentare la catena del valore del proprio apparato industriale e per infrastrutture (condizioni generali della produzione secondo Marx), una politica economica che la Cina ha fatto precedentemente e che ora si focalizza sul salario sociale come meccanismo di accumulazione, proprio come disse a novembre l'ex Segretario al Tesoro Lawrence Summers. L'Europa non fa né l'uno nè l'altro, anzi il welfare lo smantella e quanto alle condizioni generali della produzione nemmeno a parlarne. Rimane una sfida Usa Cina, che utilizzeranno le armi di una politica fiscale fortemente espansiva, la prima per infrastutturare l'apparato industriale, visto che è dietro la Cina, la seconda giocando con il salario sociale. In ultimo, tra i punti vi è il pareggio delle partite correnti cinesi, ciò significa che le importazioni aumenteranno considerevolmente, trascinando il mercato mondiale.