La crisi italiana ha una causa di fondo: la fondamentale incompatibilità tra democrazia e moneta unica

La crisi italiana ha una causa di fondo: la fondamentale incompatibilità tra democrazia e moneta unica

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di Thomas Fazi*

Sono molte le ragioni che hanno spinto Salvini a rompere con l'alleato di governo. Ma una su cui sembrano convenire quasi tutti è la sua riluttanza a incassare una sicura sconfitta in sede di legge di bilancio sulla cosiddetta "flat tax", per ovvi motivi non realizzabile in deficit - come dice di volerla fare Salvini - all'interno della cornice dei vincoli europei. Questo ci dovrebbe indurre a una riflessione più ampia sul legame intrinseco che esiste tra l'instabilità politica (e il dramma economico-sociale) che registriamo ormai da diversi anni nel nostro paese e l'architettura di Maastricht, a causa dell'evidente impossibilità per qualunque governo si ritrovi alla guida del paese - vale per quello attuale, ma lo stesso dicasi dei precedenti governi PD - di mantenere il consenso sociale, data l'impossibilità di ricorrere a tutti i "normali" strumenti di politica economica - politica di bilancio, politica monetaria e politica del cambio -, a maggior ragione in un paese in profonda crisi economico-sociale come il nostro, che avrebbe un disperato bisogno di politiche espansive.

Come scrive Fritz Scharpf, ex direttore del Max-Planck-Institut für Gesellschaftsforschung (MPIfG), nei paesi come l'Italia l'unione monetaria non ha comportato solo pesanti costi socioeconomici, ma ha anche avuto «l'effetto di distruggere la legittimità democratica dei governi». In questo senso, sarebbe a dir poco miope gioire - come stanno facendo alcuni - perché l'Europa ha messo un freno ai progetti salviniani di "flat tax", solo perché la proposta non piace; un governo che un domani volesse mettere in campo una politica economica realmente progressiva - basata, magari, su un massiccio piano di investimenti pubblici, sulla rinazionalizzazione dei settori strategici ecc. - si ritroverebbe, infatti, esattamente nella medesima posizione. Così come vi si ritroverebbe un eventuale governo a maggioranza Lega, che - a questo punto sembra chiaro - non sembra minimamente interessata a rompere veramente con il regime di Maastricht.

In definitiva, il vero dramma dell'Italia è quello di essere una colonia la cui classe politica non ha il coraggio di ammettere che sia tale. La crisi organica dell'Italia non avrà soluzione finché non se ne affronterà la causa di fondo: la fondamentale incompatibilità tra democrazia e moneta unica.

*da Facebook

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