La furia iconoclasta è utile solo per un autospot sui social network

3568
La furia iconoclasta è utile solo per un autospot sui social network


di Paolo Desogus*

Mi sbaglierò, ma a me pare che la furia iconoclasta delle recenti manifestazioni negli USA e in alcuni paesi europei sia dovuta all’incapacità dei gruppi sociali di dare vita a forme organizzate e centralizzate di lotta politica. Il conflitto attraverso i partiti e i sindacati è stato sostituito da un conflitto simbolico che unisce in modo fittizio volontà individuali incapaci di elaborare una visione del mondo unitaria e una volontà politica orientata all’interesse generale.

Senza politica organizzata, senza la mediazione dei soggetti collettivi la lotta diventa estetica, apparenza, auto promozione individuale per mezzo dei socialnetwork e dei media tradizionali.

La furia iconoclasta non è allora altro che la forma più estrema di comportamenti apparentemente più accettabili e infantili, quelli della disobbedienza civile, dell’antagonismo gestuale di chi si fa fotografare con la maglietta rossa, col pesce in testa o con la mano in bocca.

La furia iconoclasta è una pseudo lotta che si gioca dentro il simbolico, non sul terreno dei rapporti di forza. 

Ma allo stesso tempo è una pratica che cerca (fallendo) di diventare reale e di superare il carattere effimero e meramente estetico del simbolico attraverso la distruzione di quegli oggetti culturali che esprimono un punto di vista sul mondo diverso - con gli strumenti adeguati criticabilissimo, sia chiaro - ma legato ad epoche passate.

*Professore all'Università Sorbona

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Le più recenti da Mondo grande e terribile

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La guerra degli zombie europei alla Russia di Giuseppe Masala La guerra degli zombie europei alla Russia

La guerra degli zombie europei alla Russia

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti