La Germania non acquista i caccia F-35. Irritazione di USA e NATO
La Germania ha deciso di non acquistare i caccia di quinta generazione F-35 prodotti dalla statunitense Lockheed Martin. A riferirlo è il quotidiano Financial Times, che riporta come la decisione abbia causato reazioni negative negli ambienti NATO sulle due sponde dell’Atlantico.
La decisione tedesca è stata vista da molti osservatori della difesa come un segnale da parte di Berlino di voler perseguire un "futuro sistema aereo da combattimento" franco-tedesco (FCAS) di prossima generazione. In precedenza, Parigi aveva espresso il timore che un ordine tedesco di acquistare l'F-35, considerato il velivolo più avanzato nella lista ristretta, avrebbe potuto rendere il progetto FCAS - per formare la spina dorsale delle forze aeree di entrambi i paesi dopo il 2040 - superfluo.
Una questione chiave per la Germania, secondo gli analisti della difesa, sarà come una nuova flotta possa continuare a trasportare e dispiegare armi nucleari statunitensi di stanza a Büchel, nell'ovest del paese, come parte dell'accordo di "condivisione nucleare" della NATO. Qualsiasi sostituzione per il Tornado dovrà essere in grado di fare lo stesso ed essere certificato a farlo dagli Stati Uniti.
Il mancato acquisto degli F-35 da parte di Berlino ha provocato irritazione in quel di Washington. Il presidente Donald Trump ha avuto parole di fuoco contro la Germania accusando il governo tedesco di non aver speso abbastanza in difesa. Parole a cui hanno fatto seguito le critiche giunte dal vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, che ha rinnovato le critiche alle celebrazioni per il 70° anniversario della Nato.
Nonostante la battuta d'arresto sui caccia F-35, il cui programma continua a generare dubbi, perplessità e polemiche, il vice-presidente per l'Europa della Lockheed Martin, Jonathan Hoyle, spiega che per il gruppo la Germania resta un "grande mercato indirizzabile". La Lockheed è interessata a una serie di importanti programmi di difesa nel paese, tra cui elicotteri heavy-lift, oltre alla difesa missilistica, in cui la Germania ha un ruolo principale nella NATO.