La partnership Cina-Maldive e il contesto dei BRICS: opportunità e sfide

La partnership Cina-Maldive e il contesto dei BRICS: opportunità e sfide

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Mentre gli occhi del mondo sono puntati sui vari fronti di guerra, la Cina continua a costruire il suo percorso pacifico di crescita, cooperazione e sviluppo. In quest’ottica va inquadrato l’incontro a Pechino tra Xi Jinping e il suo omologo delle Maldive Mohamed Muizzu. Gli esperti cinesi affermano a tal proposito che l'intensificazione delle relazioni Cina-Maldive porterà maggiori opportunità di sviluppo ai popoli dei due Paesi e alla regione dell'Oceano Indiano, che è importante per la Nuova via della seta proposta dalla Cina e per la sicurezza economica ed energetica del gigante asiatico. 

Secondo l'agenzia di stampa Xinhua, Xi ha dato il benvenuto a Muizzu nel corso di una cerimonia presso la Grande Sala del Popolo di Pechino, prima di tenere un incontro bilaterale con Muizzu, in visita di Stato di cinque giorni in Cina dall'8 al 12 gennaio. Durante i colloqui, i due capi di Stato hanno annunciato l'elevazione dei legami bilaterali a un partenariato strategico di cooperazione globale.

La Cina è pronta a scambiare esperienze di governance con le Maldive, a rafforzare la sinergia delle strategie di sviluppo, a far progredire la cooperazione di alta qualità della Nuova via della seta e a stabilire un nuovo punto di riferimento per l'amicizia Cina-Maldive, ha dichiarato Xi.

Il leader cinese ha quindi invitato le due parti a rafforzare la cooperazione in settori quali l'economia, il commercio e gli investimenti, i parchi agricoli e le economie blu, verde e digitale. Ha inoltre chiesto di ampliare la cooperazione in materia di ecologia marina e protezione ambientale, nonché di rafforzare gli scambi interpersonali. Ha dichiarato che la Cina sosterrà un maggior numero di studenti maldiviani a studiare in Cina e promuoverà più voli diretti tra i due Paesi. 

Xi ha sottolineato che le due parti dovrebbero rafforzare la comunicazione e il coordinamento multilaterale per salvaguardare il multilateralismo autentico e gli interessi comuni dei Paesi in via di sviluppo, e costruire una comunità con un futuro condiviso per l'umanità per rendere il mondo più pacifico, sicuro e prospero.

Da parte sua, Muizzu si è detto onorato di effettuare la sua prima visita di Stato in Cina con alcuni importanti ministri del gabinetto e di diventare il primo capo di Stato straniero che la Cina ha ospitato quest'anno, a piena dimostrazione della grande importanza che entrambe le parti attribuiscono allo sviluppo delle relazioni bilaterali.

Notando che quest'anno ricorre il 10° anniversario della storica visita di Stato del Presidente Xi alle Maldive, Muizzu ha affermato che la Cina ha fornito una quantità significativa di preziosa assistenza allo sviluppo economico e sociale del suo Paese. Ha affermato che il popolo maldiviano ha tratto grandi benefici dalla BRI, citando il ponte di amicizia Maldive-Cina come simbolo del legame tra i due popoli. 

Dopo i colloqui, i due capi di Stato hanno firmato un piano d'azione per l'istituzione del partenariato strategico globale di cooperazione Cina-Maldive, nonché documenti di cooperazione sulla costruzione della Belt and Road, sulla gestione dei disastri, sull'economia e sulla tecnologia, sulle infrastrutture, sui mezzi di sussistenza delle persone, sullo sviluppo verde e sulle economie blu e digitali.

La rilevanza geopolitica delle Maldive

Le Maldive, una piccola nazione insulare situata nell’Oceano Indiano, hanno acquisito negli ultimi anni una crescente rilevanza geopolitica. Questo arcipelago non è solo rinomato per la sua bellezza mozzafiato ma anche per la sua posizione strategica. 

La posizione geografica delle Maldive conferisce loro un notevole valore strategico. Situate a sud-ovest dello Sri Lanka e dell'India, si trovano lungo le principali rotte marittime che collegano il Medio Oriente al Sud-Est asiatico. La vicinanza delle isole a importanti rotte commerciali marittime, come lo Stretto di Hormuz e lo Stretto di Malacca, le rende un hub di transito cruciale per il commercio globale, attirando l'interesse delle grandi potenze che cercano di garantire i propri interessi economici. Di conseguenza, la posizione geostrategica delle Maldive le rende suscettibili alla competizione tra grandi potenze e funge da canale per l’influenza regionale.

Inoltre, le Maldive possiedono preziose risorse naturali, in particolare una vasta zona economica esclusiva (ZEE) e il suo potenziale per le riserve offshore di petrolio e gas. La ZEE è un'area in cui le Maldive godono di diritti speciali per quanto riguarda l'esplorazione e lo sfruttamento delle risorse marine. Con una ZEE che si estende per oltre 900.000 chilometri quadrati, le Maldive hanno il potenziale per fornire entrate sostanziali attraverso la pesca, il turismo e l’esplorazione di idrocarburi. La presenza di queste risorse aumenta l'importanza geopolitica delle Maldive, poiché diventa una destinazione attraente per gli investimenti stranieri e funge da merce di scambio nei negoziati internazionali.

Le Maldive svolgono un ruolo cruciale nelle dinamiche regionali, in particolare in termini di sicurezza marittima. Dunque la stabilità e la cooperazione delle Maldive sono della massima importanza per i più grandi attori regionali. 

Maldive-Cina-India

Hu Zhiyong, ricercatore presso l'Istituto di Relazioni Internazionali dell'Accademia delle Scienze Sociali di Shanghai, ha dichiarato al quotidiano cinese Global Times che la visita del presidente Muizzu in Cina dimostra che le Maldive vogliono sinceramente sviluppare i legami con la Cina e rafforzare la cooperazione esistente.

La promessa di Muizzu al popolo maldiviano che non ci sarà "nessuna presenza militare straniera" fa innervosire l'India, quindi il neoeletto presidente spera che la Cina possa aiutare il suo Paese a “gestire le pressioni di Nuova Delhi", ha spiegato Hu.

Le relazioni tra Cina e Maldive non sono rivolte contro terzi, ma a causa della posizione aggressiva dell'India nei confronti del suo vicino, i Paesi della regione vorranno sicuramente diversificare i loro legami per preservare la loro dignità e sovranità nazionale attraverso la cooperazione con altre grandi potenze come la Cina, sostengono gli esperti cinesi. 

Per questo motivo, il normale sviluppo dei legami tra Cina e Maldive provoca ansia ad alcuni decisori indiani, anche se si tratta di una preoccupazione ingiustificata che dimostra l'intenzione di Nuova Delhi di dominare i suoi vicini, spiegano gli analisti.

La cooperazione tra Cina e Maldive, così come quella con altri Paesi dell'Oceano Indiano, dovrà affrontare le sfide e le incertezze derivanti dall'India, per cui Cina e Maldive devono lavorare insieme per rafforzare la loro cooperazione in materia di sicurezza, per garantire l'attuazione e il funzionamento di altri progetti e per opporsi congiuntamente all'intervento straniero, ha osservato Hu. 

Secondo i media indiani, alcuni internauti indiani stanno lanciando una campagna di boicottaggio contro le Maldive in seguito alle tensioni tra le Maldive e l'India, e alcuni articoli di stampa affermano che Muizzu sta cercando di attirare più turisti cinesi alle Maldive per compensare la perdita causata dal boicottaggio dell'India.
I rapporti tra India e Maldive sono stati poi ulteriormente incrinati da uno ‘scandalo’: il 4 gennaio il primo ministro indiano Narendra Modi ha postato sul social network X alcune foto della sua vacanza sulla spiaggia di Lakshadweep, una catena di isole indiane a nord delle Maldive. Il Primo Ministro ha esortato i suoi concittadini a visitare più spesso l'arcipelago per le vacanze.

Un paio di giorni dopo, tre viceministri dell'Informazione maldiviani hanno postato commenti su X, definendolo un "burattino israeliano" e un "clown" e criticando i legami di Nuova Delhi con Tel Aviv, che sta conducendo una guerra genocida nella Striscia di Gaza.

I social media indiani hanno subito reagito con forza. I funzionari sono stati licenziati, ma l'indignazione popolare non si è placata. La seconda più grande piattaforma di prenotazione turistica in India ha sospeso le prenotazioni per le Maldive. In totale, sono state cancellate oltre 8.000 prenotazioni alberghiere e oltre 2.500 biglietti aerei per le Maldive.

L'ambasciatore della nazione insulare è stato convocato al Ministero degli Esteri indiano e gli è stata rivolta una protesta, mentre le star di Bollywood hanno invitato a non recarsi alle Maldive e a "scoprire la bellezza delle isole indiane". L'India ha superato la Cina in termini di traffico turistico nel 2022-2023 a causa delle restrizioni imposte ai cittadini cinesi per la pandemia.

Insomma, è chiaro che Nuova Delhi e Pechino si contendono attivamente il controllo dell'Oceano Indiano, che riveste un'estrema importanza geostrategica: è un punto di snodo per la costa orientale dell'Africa, il Golfo Persico, la rotta attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez verso l'Europa.

Le Maldive sono vicine a una delle rotte marittime est-ovest più trafficate del mondo. Pechino ha da tempo compreso l'importanza di queste acque e ha iniziato a stabilirvi delle basi. Lo Stretto di Malacca, attraverso il quale circa il 60% delle risorse energetiche viene fornito alla Cina, è considerato il punto più vulnerabile per la Cina, anche se il Paese non vi ha una presenza diretta. La Cina sta cercando di porre rimedio alla situazione costruendo una grande base navale in Cambogia.

In risposta al riavvicinamento maldiviano-cinese, l'India sta rispondendo costruendo le proprie infrastrutture militari nelle isole Andamane e Nicobare, attraverso le quali si controlla il passaggio nell'Oceano Indiano attraverso lo Stretto di Malacca, così importante per la Cina.

Nuova Delhi ha sempre considerato le Maldive come una zona di influenza indiscussa. Sia per la posizione geografica delle isole sia perché durante la Guerra Fredda l'India, in quanto uno dei leader del Movimento dei Non Allineati, sembrava il miglior Stato protettore per Malé.

Nel 1988, un gruppo di ribelli Tamil sbarcò dallo Sri Lanka e quasi catturò il presidente maldiviano Gayoom. Questi riuscì a inviare un segnale di aiuto all'India. Nuova Delhi inviò immediatamente un aereo con paracadutisti indiani che non lasciarono scampo ai Tamil.

In segno di gratitudine, Gayooma enunciò il principio "India First". Nuova Delhi ha quindi dislocato installazioni militari nelle Maldive, garantendo così la sicurezza esterna e interna. L'India era sicura che le Maldive non si sarebbero mai allontanate.

Il presidente successivo decise di diversificare la politica estera del Paese: firmò i primi contratti con Pechino e autorizzò l'apertura di un'ambasciata nelle Maldive.

Anche il mentore di Muizzu, l'ex presidente Abdulla Yameen, preferì rafforzare la cooperazione con Pechino e prendere in prestito dalla Cina ingenti somme. Ha assicurato l'amicizia alle autorità indiane, ma ha consegnato i contratti più lucrosi ai cinesi. È il caso, ad esempio, della costruzione dell'aeroporto Nasir. Un'impresa indiana si era aggiudicata il progetto nel 2010, ma quattro anni dopo Yameen ha annullato il contratto, sostenendo che era stato assegnato in violazione delle regole, affidandolo ai cinesi.

Il ruolo di BRICS e Russia

In questo contesto, il ruolo dei BRICS diventa cruciale. Come abbiamo visto l’avvicinamento tra Pechino e Malè ha fatto scattare campanelli d’allarme in India. I politici indiani percepiscono la crescente presenza della Cina alle Maldive come una minaccia alla sicurezza. 

I BRICS come gruppo non hanno svolto un ruolo attivo nella questione, poiché si tratta di un’organizzazione economica, non di un’alleanza politica o di sicurezza. Tuttavia, l’India, in quanto membro influente dei BRICS, ha utilizzato la piattaforma per impegnarsi diplomaticamente con altri paesi BRICS, in particolare Russia e Sudafrica.

Quest’anno la presidenza di turno del blocco multipolare è passata proprio alla Russia, un paese in ottimi rapporti sia con la Cina che con l’India. Dunque la partnership di Mosca con Pechino e Nuova Delhi consente un dialogo equilibrato. In questo anno segnato dallo storico allargamento del blocco, Mosca è decisa a compiere ogni sforzo possibile per aumentarne l’organizzazione e l’efficacia, cosa difficilmente possibile senza attenuare le contraddizioni, in primo luogo tra Cina e India. 

La risoluzione delle contraddizioni esistenti è attesa da tempo, ma sarà possibile, innanzitutto, se le parti avranno la giusta determinazione politica. Le relazioni di partenariato della Russia con la Cina e l'India, anche nel quadro dei formati di integrazione macroregionale, rimangono un fattore strategico che limita il livello di conflitto tra Nuova Delhi e Pechino. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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