Liceo Caravillani. Raid contro gli studenti ma Repubblica ribalta (con la solita tecnica) la realtà
di Agata Iacono
Squadristi aggrediscono fisicamente un docente e studenti minorenni al liceo artistico Caravillani di Roma, colpevoli di utilizzare la ricreazione per solidarizzare con il popolo palestinese.
È avvenuto in mattinata e già la narrazione mediatica ribalta totalmente la realtà.
Il liceo Caravillani condivide l’ingresso da via di Villa Pamphili 71 con una delle sinagoghe di Roma. La sinagoga ed il liceo condividono anche il cortile interno.
La ricostruzione dei fatti avviene attraverso i video, girati dagli stessi studenti, e da moltissime testimonianze dei genitori.
In mattinata, giovedì 2 ottobre, gli studenti del liceo si erano riuniti in cortile per confrontarsi in assemblea su Gaza e sull'aggressione alla Flottila.
Tra loro anche studenti ebrei.
Hanno osato intonare "Free Palestine" e subito, dalla vicina Sinagoga, sono usciti alcuni adulti che hanno considerato lo slogan un insulto e hanno aggredito i ragazzi.
La sinagoga Beth Michael, punto di riferimento per la comunità ebraica confinante con il cortile dell’istituto, era affollata per il giorno del digiuno, preghiera ed espiazione del calendario ebraico, lo Yom Kippur.
“Non siamo sordi, questi cori fateli in piazza, non qui”, hanno urlato alcuni uomini usciti dal tempio, secondo le testimonianze. In un filmato, girato da una studentessa durante la prima aggressione, compare anche l’ex presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici.
Un docente e poi la vicepreside sono intervenuti per porre fine all'aggressione, facendo rientrare a scuola gli studenti.
Pare che un ragazzino ebreo con la kefiah sia stato insultato dal padre, ma questo si apprende solo dalle prime ricostruzioni di alcuni studenti sui social.
Ma non era affatto finita lì.
All'uscita dalla scuola, infatti, i ragazzi e i docenti sono stati aggrediti violentemente da una squadraccia di circa 20 persone, e picchiati.
È intervenuta la polizia ed è stata chiamata urgentemente l'autombulanza.
Un ragazzo in particolare è stato colpito alla testa, gli sono stati strappati i capelli, e, una volta a terra, è stato picchiato ripetutamente.
È stato colpito anche un docente, che poi ha sporto denuncia.
Pare che siano state identificate una ventina di persone dalle forze dell'ordine chiamate dalla scuola.
Aspettando che gli inquirenti ricostruiscano esattamente le dinamiche dell'aggressione sionista, condannata da ANPI e CGIL locali, è d'uopo osservare le giravolte dei giornali mainstream.
Tra tutte La Repubblica, che, "senza sapere leggere né scrivere", intanto mette le rotative avanti, per il sì e per il no, denunciando un grave episodio di antisemitismo da parte degli studenti contro la comunità ebraica di Roma.
