Lo Spallanzani di Roma e il Centro Gamaleya di Mosca testeranno efficacia di Sputnik sulle varianti
Le spinte geopolitiche volte a far fuori il vaccino russo Sputnik sono decisamente forti nonostante il gran bisogno che avrebbe l’intera Unione Europea nell’utilizzare il siero russo a fronte di una campagna vaccinale che arranca a causa soprattutto dei ritardi provocati dalle mancate consegne da parte delle multinazionali del farmaco a cui l’UE ha deciso di legarsi mani e piedi.
Lo Spallanzani di Roma ha però deciso di mantenere la barra dritta e continuare la collaborazione con il Centro Gamaleya di Mosca. Non per motivazioni oscure o geopolitiche, ma esclusivamente per il bene dei cittadini italiani che hanno il diritto di essere immunizzati contro il nuovo coronavirus.
Il centro italiano e quello russo sperimenteranno l’efficacia del vaccino russo Sputnik V contro le varianti del virus, come spiegato dal professor Francesco Vaia all’agenzia di stampa ‘Ria Novosti’ secondo quanto riporta Nova.news.
“Abbiamo tenuto diversi round di trattative e, va chiarito, lo abbiamo sempre fatto attraverso i canali diplomatici ufficiali. Nei prossimi giorni firmeremo un accordo di intenti e non divulgazione tra scienziati – un gruppo guidato da Aleksander Gintsburg – e lo Spallanzani, che coordino come direttore dell’istituto”, ha dichiarato Vaia. “Questo protocollo non solo consentirà lo scambio di esperienze tra due delle più grandi e prestigiose istituzioni in questo campo in Europa, ma darà anche l’opportunità di venire a Roma per un gruppo di scienziati russi – almeno tre, che porteranno campioni di sangue e del vaccino Sputnik V”, ha spiegato il professor Vaia.
“Per quanto riguarda il vaccino, studieremo in vitro come le varianti del coronavirus – britannica, brasiliana, sudafricana, che tanto preoccupavano gli europei e che abbiamo isolato allo Spallanzani – siano suscettibili allo Sputnik V per la produzione di anticorpi”, ha aggiunto il medico italiano. “Se si dimostrasse efficace contro queste varietà, rappresenterebbe un importante passo avanti per l’Europa”.
Quanto durerà l’effetto immunizzante delle vaccinazioni? Il professor Vaia a tal proposito spiega: “La vaccinazione durerà nei prossimi anni, più o meno come contro l’influenza, ed è importante fornire vaccini a tutto il mondo per sradicare il Covid, perché se immunizziamo la popolazione qui, e le mutazioni del coronavirus compaiono in altre parti del mondo, la sua circolazione non si fermerà. A dicembre dovremo iniziare una nuova fase della campagna di vaccinazione. Gli scienziati non sono ancora giunti ancora a un consenso, ma sembra che l’effetto del vaccino duri sette-otto mesi”.