Lula chiede la libertà per Julian Assange

Lula chiede la libertà per Julian Assange

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Il presidente eletto brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha chiesto a gran voce il rilascio del giornalista Julian Assange dopo aver incontrato il direttore di WikiLeaks Kristinn Hrafnsson e l'editore Joseph Farrell.

"Sono stato con Hrafnsson, caporedattore di WikiLeaks, e con l'editore Joseph Farrell, che mi hanno informato sulla situazione di salute e sulla lotta per la libertà di Julian Assange", ha scritto Lula, che si insedierà come capo di Stato brasiliano il 1° gennaio.

"Ho chiesto loro di inviare la mia solidarietà. Che Assange sia liberato dalla sua ingiusta detenzione", ha dichiarato l'ex presidente (2003-2011).

L'islandese Hrafnsson è impegnato in un tour in diversi Paesi dell'America Latina nel tentativo di convincere i governi progressisti a fare pressione sulle autorità statunitensi per ottenere il rilascio del giornalista australiano.

Intervistato dai media locali, il direttore di WikiLeaks ha riconosciuto che la recente ondata di vittorie elettorali di politici di sinistra in America Latina lo ha portato nella regione, con l'obiettivo di cercare sostegno politico per il rilascio di Assange.

Nello scorso mese di giugno Lula aveva già condannato l'approvazione da parte di Londra dell’estradizione del giornalista australiano negli Stati Uniti. 

"Quale crimine ha commesso Assange?", chiedeva Lula. "Se va negli Stati Uniti, estradato, è sicuramente all'ergastolo e morirà sicuramente in carcere", lamentava il presidente eletto del Brasile. 

Hrafnsson e Farrell si sono inoltre incontrati a Rio de Janeiro e Brasilia con i gruppi di lavoro Comunicazione e Affari esteri del governo eletto.

Secondo le informazioni riservate dell'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e di WikiLeaks nel 2015, funzionari statunitensi hanno spiato in Brasile il governo dell'allora presidente Dilma Rousseff (2011-2016).

In totale sono stati intercettati 29 telefoni di membri ed ex membri della sua amministrazione. Nel 2016 la Rousseff ha subito un colpo di Stato parlamentare che l'ha allontanata dal potere.

Assange è attualmente detenuto in un carcere britannico di massima sicurezza dal suo arresto presso l'ambasciata ecuadoriana a Londra nell'aprile 2019.

È in attesa di una decisione da parte della magistratura britannica su un ricorso presentato dai suoi avvocati contro l'ordine di estradizione emesso a luglio dall'allora ministro degli Interni Priti Patel.

Se estradato negli Stati Uniti, che stanno cercando di perseguirlo, potrebbe rischiare fino a 175 anni di carcere per 17 capi d'accusa di presunte violazioni della legge sullo spionaggio.

Le accuse contro Julian Assange riguardano l'accesso e la pubblicazione di documenti militari sull'Iraq, l'Afghanistan e la base illegale di Guantanamo Bay, nonché di rapporti diplomatici che rivelano crimini di guerra e altri abusi commessi da funzionari e autorità statunitensi.

 
 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti