Milei rimuove il ministro degli Esteri Mondino per aver votato all'ONU contro il blocco a Cuba
Il governo argentino guidato dal fanatico ultraliberista Javier Milei ha rimosso il ministro degli Esteri, Diana Mondino, dopo che ha votato contro il criminale blocco degli Stati Uniti nei confronti di Cuba durante un'assemblea delle Nazioni Unite (ONU).
Il sostituto di Mondino sarà il diplomatico Gerardo Werthein, attuale ambasciatore argentino negli Stati Uniti. Il governo ha dichiarato che è necessario che il corpo diplomatico rifletta i valori di “libertà, sovranità e diritti individuali che caratterizzano le democrazie occidentali”.
Inoltre, l'esecutivo ha annunciato l'avvio di una verifica del personale di carriera per identificare coloro che promuovono programmi contrastanti con la libertà. La decisione del governo argentino ha sollevato la discussione sulla posizione del paese nei confronti dell'embargo contro Cuba.
Durante l'assemblea dell'ONU, la maggioranza dei paesi ha votato contro l'embargo, ma gli Stati Uniti e Israele hanno votato a favore, mentre l'Ucraina si è astenuta. Milei ha sottolineato l'allineamento dell'Argentina con gli Stati Uniti e Israele, distinguendosi dai paesi che considera "comunisti", come Cina, Brasile, Cuba e Venezuela.
In ogni caso, l’Argentina – come ricorda il quotidiano Pagina|12 - sostiene risoluzioni simili da più di 30 anni, perché questo la colloca nell'amplissima coalizione di Paesi “ragionevoli” - Germania, Francia, Italia, Spagna e quasi tutti gli altri - che, parallelamente, sostengono l'Argentina nel conflitto per le isole Malvinas.
Il quotidiano argentino sul licenziamento di Mondino scrive: “La caduta di Mondino era questione di tempo, al punto che è stata ripetutamente ignorata dal cosiddetto Triangolo di ferro - i fratelli Milei e Santiago Caputo - e, infatti, la persona che le succede, l'ambasciatore negli Stati Uniti Gerardo Werthein, gode della fiducia di questo trio. Secondo indiscrezioni, Caputo avrebbe già offerto il posto di ministro degli Esteri a Nahuel Sotelo, segretario al Culto, qualche giorno fa, il che significa che l'offensiva finale contro Mondino era già in atto prima del voto sul blocco di Cuba. La mossa rafforza l'isolamento dell'Argentina, che vota contro l'uguaglianza di genere, la lotta al riscaldamento globale, la difesa dei diritti umani, tutto ciò che - secondo Milei - fa parte di un complotto collettivista”.
— Oficina del Presidente (@OPRArgentina) October 30, 2024
Adesso, secondo Pagina|12, si è aperta una vera e propria guerra nel corpo diplomatico di Buenos Aires: “All'amministrazione Milei sono bastati tre paragrafi per ufficializzare il licenziamento, ma il testo del comunicato è violento e anticipa una guerra, una persecuzione, all'interno del corpo diplomatico… Puro e semplice maccartismo. Controlleremo coloro che lavorano al Ministero degli Affari Esteri per individuare “los zurdos”, come dice spesso il presidente. La cosa curiosa è che, in generale, i diplomatici sono piuttosto moderati, conservatori, ma preparati su temi come la parità di genere, l'attenzione per l'ambiente o i diritti umani”.