Mosca promette ritorsioni sul suolo tedesco
La Germania ha ufficialmente rimosso ogni limite sull’uso delle armi fornite al regime di Kiev e ha annunciato un passo ancora più deciso: finanzierà la produzione di sistemi d’arma a lunga gittata direttamente in Ucraina. Durante una conferenza con Zelensky, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato che “non ci saranno più restrizioni” e che “l’Ucraina potrà colpire anche fuori dal proprio territorio”.
Berlino ha già stanziato 5,6 miliardi di dollari in aiuti militari, gran parte destinati alla produzione di droni e, secondo The Guardian, anche di missili con un raggio fino a 2.500 km. In parallelo, si torna a parlare dei missili da crociera Taurus, che potrebbero raggiungere Mosca. Merz ha aperto alla possibilità del loro invio, precisando però che servirebbero “mesi di addestramento” per i militari ucraini.
Mosca reagisce con durezza: il ministro degli Esteri Lavrov parla di “implicazione diretta” della Germania nella guerra e avverte che Berlino sta “scivolando di nuovo verso la propria rovina”. Ancora più esplicito il generale Kartapolov, che minaccia ritorsioni dirette sul suolo tedesco in caso di attacchi con missili Taurus, sostenendo che sarebbero necessari tecnici tedeschi per lanciarli. Con la NATO sempre più coinvolta, l’Europa sembra prepararsi a una pericolosa escalation.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati