Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina

Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina

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Nicolai Lilin è uno scrittore di origini siberiane che proviene dalla Transnistria, l'attuale terra russa all’interno della Moldavia. In questo libro su Putin, l’ex militare è stato molto diretto e il titolo fa già capire alcune cose importanti: “Putin. L’ultimo Zar. Da San Pietroburgo all’Ucraina” (Piemme, nuova edizione, 2022, 217 pagine, euro 13).

 

In questo momento è estremamente difficile discutere di un conflitto armato e ancora più difficile è raccontare cosa succede veramente in una guerra non troppo lontano da noi. Tutto l’armamentario mediatico è condizionato in maniera viscerale dalla potenza militare che si esprime in una determinata nazione.

Quindi “Le domande sono tante, ma molto spesso le risposte sono sbagliate, oppure parziali, perché lo sono i presupposti da cui partono. Non ce ne rendiamo conto, ma il nostro modo di ragionare dipende da fattori legati alla nostra storia, cultura, tradizioni. E spesso gli occidentali tendono a dare per scontata una serie di concetti che scontati non sono, perché a Est, nel mondo orientale, i valori di riferimento sono diversi. Anche il senso della storia e le sue interpretazioni assumono significati diversi” (p. 6).

Per Lilin “L’intervento militare è sempre un fallimento. Nulla è più terribile di una guerra, che entra nelle case dei civili provoca vittime innocenti, avvelena l’informazione”. La parte peggiore degli esseri umani viene liberata in ogni guerra, “E il conflitto nelle città, come vediamo è devastante, perché i civili sarebbero le principali vittime” (p. 8). E non possiamo “dimenticare la volontà degli Stati Uniti d’imporre al mondo la propria egemonia economica e militare, espandendo la NATO fino alla soglia dei confini con la Russia, che si è sentita minacciata” fino alle sue fondamenta. “I russi non vogliono trovarsi i missili della NATO puntati addosso davanti alla frontiera” (p. 8).

Tra le molte cose, conviene ricordare le umili origini di Putin e il suo battesimo nascosto: “il prete che battezzò il futuro presidente era padre Michail, uno dei figli, Cirillo, è oggi patriarca della Chiesa ortodossa di Mosca, incarico equivalente a quello del papa nella gerarchia cattolica” (p. 49).

Comunque mi sembra superfluo indicare le varie carenze ucraine. Ma qualcosa si deve e si può scrivere. In effetti “Le mancanze del governo ucraino appaiono evidenti. Dopo l’indipendenza non c’è stato un rinnovamento della classe politica. La nomenclatura ha cambiato sempre abito. È passata dal comunismo a uno status di neo-oligarchia che ha approfittato delle ricchezze ucraine senza preoccuparsi del benessere del paese” (p. 9). In ogni caso la divisione in due dell’Ucraina sembra inevitabile e molto vicina, e la parte maggiore sembra essere destinata a un futuro filorusso.

Del resto sono state affermate queste parole ai tempi degli antichi romani: “Chi desidera la pace, prepari la guerra” (Vegezio, V secolo dopo Cristo, Epitoma rei militari). Invece il giornalista russo Solovyov è stato ancora più incisivo e paradigmatico: “Sarà la fine del mondo, ma a noi il mondo senza la Russia non serve” (p. 10, edizione del 2022). E così gli incubi nucleari sono sempre più vicini. Infine conviene ricordare queste importantissime parole di Putin (che è stato anche un collaboratore dei servizi segreti): “Sono in grado di perdonare tutto, tranne il tradimento” (p. 64).

Così si deve riscontrare che è "davvero raro l'uomo di potere che rispetta la libertà altrui, ed è capace di riconoscere dignità al proprio simile, al suo prossimo" (p. 213).

Nikolai Lilin vive a Milano. Per approfondimenti: https://100giornidaleoni.it/tv/il-triste-declino-delloccidente-con-nicolai-lilinhttps://www.youtube.com/watch?v=dQGPEAIiZgk (una storia vera); https://www.youtube.com/watch?v=5TCGf0_FSBA (una sintesi del libro). Per vedere un paio di belle registrazioni: https://www.byoblu.com/2022/11/24/nicolai-lilin-voglio-la-pace-in-ucraina-perche-la-guerra-la-porto-dentro-1984https://www.youtube.com/watch?v=owRCFgpvwLM.

 

Nota sintetica – Qui potete trovare la sintesi illuminante di un personaggio internettiano come Andrea Lombardi: https://www.youtube.com/watch?v=LXedXYjJIHY. Quindi “Ama la verità, mostrati qual sei senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, tu accettala” (Giuseppe Moscati, benefattore); “Onesto è l’uomo che sa adeguare le proprie idee alla realtà, disonesto è l’uomo che cerca di adattare la realtà alle proprie idee” (Anonimo); “Quando il popolo perde la consapevolezza del perché deve vivere, tutte le scelte ed i suoi comportamenti, non essendo finalizzati, finiscono per essere egoisticamente strumentalizzati da gruppi di potere” (Giacinto Auriti, www.accademiaperlaliberta.blogspot.com). Come disse Oriana Fallaci, “Esiste un’unica rivoluzione possibile ed è quella che si fa da soli, quella che avviene nell’individuo, che si sviluppa in lui con lentezza, con pazienza, con disubbidienza”.

Nota curiosa – Per quanto riguarda lo spirito criminale, segnalo questo video piuttosto originale su uno dei più grandi serial killer americani (un medico): https://www.youtube.com/watch?v=GUP-efxlTdI. (https://www.radioradio.it/2022/12/sandri-corte-costituzionale-sentenza-obbligo).

Per alcune delucidazioni sperimentalihttps://www.youtube.com/watch?v=Esgum7SkSXo (il famoso esperimento del professor Zimbardo). Poi un video leggero e pesante allo stesso tempo, lungo ma rapido, con professionisti e guerrieri della libertà: www.youtube.com/watch?v=CUs0WSZnFZ8. Infine per provare a capire meglio l’Ucraina: https://www.youtube.com/watch?v=IPo_AJQZPh4 (oppure: http://vid.puffyan.us/watch?v=IPo_AJQZPh4; un video approfondito e interessante); https://telegra.ph/Chi-ha-ideato-lHolodomor-12-01 (il tristemente noto Holodomor).

Nota aforistica - Vi lascio alcune sintesi esistenziali estreme: "Difficile non vendere l'anima al diavolo, quando lui se l'è già messa in tasca" (Proverbio siberiano); "Molti sono in grado di resistere ai duri colpi del destino; ma se volete davvero testare il carattere di una persona, datele il potere" (Abraham Lincoln); "Non è il potere che corrompe le persone. Al contrario: le persone più corrotte ambiscono al potere" (Iosif Stalin); "Cinquant'anni fa la strada di Leningrado mi ha insegnato una regola: se la rissa è inevitabile, picchia per primo" (Putin); "Quando sono affamati, non c'è differenza tra il lupo e il cane" (vecchio proverbio siberiano); "A volte ci vuole un bel guaio per risolvere i problemi" (vecchio proverbio russo).

Nota scientifica – Per capire bene gli esseri umani bisogna capire bene la scienza (o viceversa): https://www.youtube.com/watch?v=ZEqdVswM4fM (la lezione di Kuhn come antidoto allo scientismo, esposta dal giovane professor Stefano Vendrame). In ogni caso, come disse Sun Tzu, “la tattica senza strategia è il fragore che precede la sconfitta”. E, alla fine di tutti i conti, come disse il famoso Giulietto Chiesa, “l’obiettivo del potere è renderci schiavi dal punto di vista economico e stupidi dal punto di vista intellettuale”. Anche il filosofo Thoreau fu molto chiaro: “Se sapessi che c’è un uomo che sta venendo a casa mia con il piano consapevole di farmi del bene, scapperei a rotto di collo”. Dopotutto la maggior parte delle persone sono semplicemente dipendenti dai poteri forti e dai poteri più deboli e più sostanziali di chi gli fornisce un lavoro.

Damiano Mazzotti

Damiano Mazzotti

"Prima delle leggi, prima della stampa, la democrazia è la parola che puoi scambiare con uno sconosciuto" (Arturo Ixtebarria').

 

Damiano Mazzotti è nato nel 1970 in Romagna e vive in Romagna. Si è laureato in Psicologia Clinica e di Comunità a Padova nel 1995. Nel corso della vita si è occupato di consulenza, di formazione e di comunicazione, lavorando nella Regione Emilia-Romagna, per società di Milano e per l’Istituto Europeo di Management Socio-Sanitario di Firenze. Nel 2008 diventa uno studioso indipendente e un Citizen Journalist che ha pubblicato centinaia di articoli sulla piattaforma informativa Agoravox Italia (www.agoravox.it/Damiano-Mazzotti). Nel 2009 ha pubblicato Libero pensiero e liberi pensatori, il primo saggio di un giornalista partecipativo italiano. 

 

 

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