Non c'è nulla da festeggiare. La battaglia ora è il proporzionale

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Non c'è nulla da festeggiare. La battaglia ora è il proporzionale


di Paolo Desogus

Non c'è nulla da festeggiare. La Lega ha ottenuto un buon risultato checché ne dicano quei giuda di Repubblica. Inoltre in Calabria la sconfitta è netta e questo snobismo per il sud da parte dei molti entusiasti del voto di ieri li avvicina proprio al pensiero antimeridionale della Lega. In Emilia abbiamo scelto il male minore, ma sempre di male si tratta. Lucia Borgonzoni era improponibile, ma Bonaccini era e resta un pessimo politico: provinciale, trasformista (fu tra i primi a tradire Bersani nel '13), del tutto privo di cultura politica, nonché molto contiguo alla Lega, di cui condivide pezzi significativi di programma, anche in materia di sicurezza. Lo ripeto, era il male minore. Ed è da stupidi attaccare chi sceglie il male minore quando il sistema elettorale non è il proporzionale.

Solo col proporzionale si ha la piena libertà di uscire dal bipolarismo e di votare sulla base delle proprie aspirazioni politiche. Facciamo allora in modo che l'argine alla Lega non si trasformi in un argine alla riflessione e al lavoro politico per contrastare il decadimento del paese dentro la gabbia neoliberale.

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