Obama a Kabul per stabilire i destini dell'Afghanistan ma con un occhio alla campagna elettorale

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Visita a sorpresa del Presidente Barack Obama a Kabul. Un incontro quello del primo cittadino USA con l’omologo afghano Karzai, che giunge alla vigilia dell’anniversario della morte di Osama Bin Laden, che un anno fa veniva eliminato con un raid dei SEAL americani nel compound di Abottatad in Pakistan. Una visita che inizia ad avere la sua importanza anche in chiave elettorale. Romney infatti ha attaccato il Presidente dicendo che dichiarare una data per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan non fa che agevolare i talebani che semplicemente staranno ad aspettare l’uscita di scena degli americani.

E’un momento delicato per le relazioni tra Washington e Kabul dal momento che diversi episodi negli ultimi tempi: dal rogo di copie del corano nella base aerea di Bagram , all’uccisione di 16 civili da parte di un marine in preda ad un raptus di follia fino alle foto shock di paracadutisti US in posa vicino ai cadaveri di ribelli talebani hanno teso le relazioni tra i due paesi. Il ritiro delle truppe è stabilito per il 2014 ma è già stato raggiunto un accordo mediante il quale gli Stati Uniti rimarranno al fianco di Kabul per altri dieci anni, inoltre sia Washington che gli alleati dell’ISAF continueranno a sostenere finanziariamente l’apparato militare e di governo afghano seppur è previsto una riduzione degli effettivi afghani. Tuttavia poche ore dopo la partenza del Presidente Obama alcune autobomba hanno ucciso sette civili a Kabul che uniti ad altri spettacolari attacchi avvenuti negli ultimi tempi da parte dei talebani, oltre ad uccisioni di soldati americani e della coalizione compiuti da militari che indossavano la divisa dell’esercito regolare afghano gettano un ombra lunga sul destino del paese asiatico. 

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