ONU: bloccare gli aiuti a Gaza è una “crudele punizione collettiva”

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ONU: bloccare gli aiuti a Gaza è una “crudele punizione collettiva”

 

Tom Fletcher, Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari e Coordinatore dei Soccorsi d'Emergenza, ha ricordato a Israele e alla comunità internazioanle che "bloccare gli aiuti affama i civili. Li lascia senza cure mediche di base. Li priva della loro dignità e speranza. Infligge crudeli punizioni collettive. Bloccare gli aiuti uccide."

Fletcher ha fatto notare che due mesi fa le autorità israeliane hanno preso la decisione deliberata di bloccare tutti gli aiuti a Gaza e di interrompere gli sforzi per salvare i sopravvissuti alla loro offensiva militare.

"Hanno affermato con enfasi che questa politica mira a fare pressione su Hamas”, ha aggiunto.

Fletcher ha ribadito che il diritto internazionale è inequivocabile: in quanto potenza occupante, Israele deve consentire l'ingresso degli aiuti umanitari. Gli aiuti e le vite civili che salvano non dovrebbero mai essere una merce di scambio.

Il funzionario Onu ha ribadito: "Rimaniamo pronti a salvare quante più vite possibile, nonostante i rischi. Tuttavia, come ha chiarito il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, l'ultimo approccio proposto dalle autorità israeliane non soddisfa i requisiti minimi per un sostegno umanitario basato sui principi".

Inoltre, ha lanciato un appello "alle autorità israeliane, e a coloro che riescono ancora a ragionare con loro, diciamo ancora una volta: revocate questo brutale blocco! Lasciate che gli operatori umanitari salvino vite umane!"

"Per i civili rimasti senza protezione, nessuna scusa è sufficiente. Ma mi rammarico sinceramente che non possiamo mobilitare la comunità internazionale per impedire questa ingiustizia. Non ci arrenderemo, anche se il mondo ha dato loro ogni ragione per abbandonarci", ha sottolineato.

L'esercito israeliano ha ripreso la sua guerra genocida a Gaza il 18 marzo, violando l'accordo di cessate il fuoco e di scambio di prigionieri del 19 gennaio.

In totale, ha ucciso 52.418 palestinesi a Gaza dall'ottobre 2023. Israele ha interrotto l'invio di aiuti all'enclave il 2 marzo, poche ore dopo la fine della prima fase di 42 giorni dell'accordo di tregua.

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