Pakistan, i talebani assaltano una prigione e liberano 384 detenuti
Afghanistan e Pakistan qualcuno li definisce due facce della stessa medaglia o comunque sono due paesi legati a doppio filo l’uno all’altro. Se in Afghanistan è stato condotto il più complesso attacco da parte dei ribelli talebani in Pakistan e non a caso ieri è stata compiuto un raid ad una prigione che ha liberato quasi 400 detenuti di cui almeno 20 pericolosi talebani. Tra loro anche uno degli organizzatori del fallito assassinio dell’ex Presidente Pervez Mussharaf. 100 militanti hanno assaltato il carcere dove, fonti non confermate parlano di una flebile resistenza della polizia pakistana che intimata ad arrendersi avrebbe lasciato facilità di manovra ai ribelli.
Un operazioni condotta subito dopo dall’esercito ha portato alla cattura di 20 fuggitivi ma gli altri sembrano aver trovato rifugio nel Waziristan del nord, quell’area a confine tra Afghanistan e Pakistan oggetto degli attacchi dei droni statunitensi di cui il governo di Islamabad chiede un immediato stop. Questo attacco darà sicuramente morale alle forze talebane che da tempo non compivano un’operazione così spettacolare e ben riuscita in territorio pakistano. Sicuramente tale azioni con un conseguente infoltimento nelle fila dei terroristi avrà delle ripercussioni nel breve medio periodo e non è casuale la contemporaneità dell’attacco con quello sferrato a Kabul e in alcune province del paese limitrofo.