Palestina. Un morto e giornalista ferito in manifestazione per prigionieri politici in sciopero della fame

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Palestina. Un morto e giornalista ferito in manifestazione per prigionieri politici in sciopero della fame

Huwara, Nablus, Palestina Occupata. Una marcia pacifica in sostegno dei prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane attraversa la strada principale del villaggio, strada condivisa da palestinesi e coloni, illegalmente presenti in Cisgiordania secondo il diritto internazionale.

Uno di essi, esce dalla sua macchina e spara proiettili veri. Finisce così la vita di  Mutaz Hussien Hilal Bani Shamsa, 23 anni, del villaggio di Beita di Nablus.



Ferito il giornalista palestinese Majdi Eshtayya, colpito anch'egli da proiettili veri. Trasferito al  Rafidia Hospital, le sue condizioni vengono descritte come moderatamente gravi.

Violenti scontri sono scoppiati, dopo l'omicidio di Mutaz, tra le forze israeliane dispiegate nella zona ed i palestinesi presenti. Chiusi il checkpoint di Huwara e la strada principale.

Un portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che ad Huwara erano già in corso violenti scontri e che centinaia di palestinesi lanciassero sassi contro le auto di passaggio.

Uno dei civili israeliani, secondo la dichiarazione, la cui auto è stata danneggiata dai sassi,  avrebbe sparato in aria.



Nonostante ciò, il portavoce conferma che l'esercito era a conoscenza di una vittima palestinese e di un ferito, pur senza essere stato coinvolto nella sparatoria che, "probabilmente potrebbe essere stata causata da un israeliano, ma l'incidente è sotto controllo".

Controllo? Ammazzare un ragazzo che, forse, lanciava sassi, significa avere la situazione sotto controllo, per il portavoce dell'esercito israeliano?

Per loro, controllo è sinonimo di omicidio?

Lo stesso portavoce non è stato in grado di affermare se il colono israeliano, residente nel vicino insediamento illegale di Yitzhar, sia stato arrestato o rimproverato in alcun modo per aver sparato con proiettili veri contro dei  palestinesi.

Rimproverato...questa la parola esatta. Questa la parola che dà la misura di come in Israele non ci sia una sola misura. I palestinesi che vivono sotto occupazione, che sono privati delle terre, delle case, dell'acqua, del lavoro, se solo sospettati di essere armati, vengono crivellati di colpi. I coloni, a fronte di un omicidio volontario, potrebbero, forse, essere rimproverati.

Benvenuti nell'unica democrazia del Medio Oriente!
 
Il link del momento in cui Mutaz cade a terra, assassinato:
https://www.facebook.com/375686862818302/videos/439983959721925/
 

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