Pressioni di Israele sulla Russia per creare una 'zona cuscinetto' nel sud della Siria
Il regime israeliano è alla ricerca di alleati per la creazione di una 'zona cuscinetto' nel sud della Siria, a nord est dei territori palestinesi occupati.
Questa idea del regime di Tel Aviv è stata proposta, ieri, nel corso di una conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
In questo dialogo, Netanyahu ha cercato di fare pressione su Putin affinché Mosca garantisca una zona smilitarizzata in questa zona, secondo quanto ha riferito il quotidiano britannico 'The Times', citando fonti della difesa israeliana.
Le stesse fonti hanno aggiunto che la 'zona cuscinetto' proposta da parte del premier israeliano ha è di quasi 50 chilometri ad est del Golan, si estenderebbe ben oltre la città di Daraa, e arriverebbe fino all'altra provincia siriana di Sweida.
Mercoledì scorso, il canale televisivo degli Hezbollah in lingua francese, 'al Manar', in un articolo sui colloqui di pace sulla Siria di Astana, evidenziò i malumori dell'Iran riguardo la proposta della Russia della zona di riduzione della tensione nelle province a sud del paese arabo.
Infatti, riportando una dichiarazione raccolta dal sito iraniano Al Alam, si citava un funzionario iraniano, in condizione di anonimato, presente ai colloqui, il quale così spiegava il suo disaccordo alla proposta russa: "Questo progetto, se i russi riusciranno a portarlo avanti, vorrebbe dire che ci sarà una zona cuscinetto tra la provincia Quneitra fino al confine con il Libano attraverso il sud-ovest siriano ai confini con la regione delle fattorie di Shebaa in Libano, vicino al Jabal al-Sheikh (Mount Haramoun, per non parlare dei confini ad ovest di Deraa. Questo darebbe agli israeliani una libertà di azione in questo settore, e l'occupazione del Golan diventare un fatto compiuto."