Prof. Zangrillo: "Solo il 13% sono morti Covid. L'87% imputabili ad altre malattie"
Dopo aver riconosciuto “l’eccesso di mortalità che nessuno può negare”, il primario del San Raffaele Zangrillo intervenuto alla trasmissione "Zona Bianca" fornisce i primi dati e le prime percentuali sulle morti Covid che danno un senso del fallimento della gestione della pandemia in Italia.
"I dati sui morti Covid19 vanno sicuramente rivisti. Se, ad esempio, una persona ha un infarto e viene portata nel mio ospedale, se sfortunatamente muore ma era anche positiva al virus, viene catalogata come decesso covid. Questo le persone lo devono sapere", ha dichiarato.
“Lo dobbiamo avere tutti chiaro”, ribadisce il primario.
#Zangrillo dice a #cartabianca che nella terza ondata solo il 13% sono stati i decessi effettivi da Covid. L’87% dei decessi è imputabile ad altre patologie.pic.twitter.com/cZPbOu92jN
— m a u r o (@maurorizzi_mr) April 21, 2021
“Mi sono documentato con molta precisione. Devo sottolineare con forza che soprattutto nella terza ondata solo il 13% sono stati i decessi effettivi da Covid. L’87% dei decessi è imputabile ad altre patologie gravi e trascurate”, ha concluso.
Se queste dichiarazioni del dott. Zangrillo non produrranno una serie di querele e diffamazioni da parte di chi ha l’autorità nella gestione della pandemia in questo paese, avrete la dimostrazione di quello che alcuni, in particolare il prof. Giulio Tarro ha sostenuto dall’inizio dell’emergenza e che trovate in questo libro.