Sbatti il 'contagiato' in prima pagina! Intervista al prof. Giulio Tarro
di Francesco Santoianni
300.000 tamponi al giorno! È questa l’ultima trovata del governo per mantenere alta la cifra dei “contagiati” (leggi “asintomatici”e cioè sani) e preparare l’Italia all’imposizione della vaccinazione antinfluenzale. Su questo e su altro abbiamo intervistato il prof. Giulio Tarro che ha appena dato alle stampe la nuova edizione del libro “Covid il virus della paura” aggiornata al 25 agosto 2020.
Oramai lo scrive anche il New York Times. Il modo in cui vengono esaminati i tamponi amplifica talmente tanto il materiale genetico raccolto da individuare anche solo piccolissimi frammenti rimasti che non fanno male a nessuno. Ma, in Italia, tanto basta per scovare il “positivo”, il “contagiato” da sbattere prima sui giornali e poi in quarantena. E tutto questo mentre molti paesi, seguendo i dettami dell’OMS considerano incapaci di diffondere il virus coloro che, per tre giorni di seguito, non mostrano sintomi ascrivibili al Covid. In Italia, invece si pretendono ben due tamponi negativi. E per avere questi due tamponi di controllo bisogna aspettare anche settimane che fanno così dilatare la cifra complessiva dei “contagiati. Una situazione surreale.
Intanto incombe la vaccinazione antiinfluenzale che qualcuno, per imporla a tutti, vorrebbe trasformarla in una sorta di “patentino” per permettere l’accesso a luoghi affollati come stadi, cinema, discoteche.
Questa storia della vaccinazione antiinfluenzale che garantirebbe di distinguere il virus SARS-Cov-2 da quello influenzale è una colossale sciocchezza. Intanto perché già esistono test che fanno questo. In Gran Bretagna, ad esempio, il governo ha già ordinato 5,8 milioni di test che in meno di 90 minuti identificano sia la presenza del coronavirus sia di quello influenzale. Un’altra assurdità di questa misura è che la vaccinazione antiinfluenzale, in moltissimi casi, non impedisce il verificarsi di questa malattia che, anzi, si manifesta con una sintomatologia solitamente più grave della “normale” influenza. Che si fa, quindi, se arriva al pronto soccorso una persona con una grave influenza e vaccinata contro l’influenza? La si chiude subito in quarantena e si dichiara un generale lockdown? Ma, poi, c’è una questione ancora più grave: la vaccinazione abbassa momentaneamente le difese immunitarie rendendo così l’organismo più vulnerabile ad altri virus. E con il SARS-Cov-2 che, pur spegnendosi l’epidemia, è ancora in giro c’è il rischio che la vaccinazione antiinfluenzale possa provocare, addirittura, una ripresa dei casi di Covid.
E tutto questo mentre si continua a terrorizzare gli italiani con fantomatici ricoveri in terapia intensiva o “morti per Covid” deceduti per ben altre cause.
Per fortuna, anche in Italia, qualcosa per svegliare l’opinione pubblica comincia ad esserci. Ad esempio la manifestazione a Roma del 5 settembre a piazza Bocca della Verità, promossa anche dal l’Eretico, l’associazione di cui sono cofondatore. Non sarà una manifestazione grande come quelle tenutesi, pochi giorni fa, a Berlino o a Londra ma è il primo passo per scrollarci di dosso imposizioni assolutamente folli dal punto di vista profilattico e che, per di più, rischiano stravolgere l’ordinamento democratico nel nostro paese.