Stefania Maurizi: "Repubblica segue le elezioni americane con la voce dell'establishment più establishment che ci sia"
La deriva presa dal quotidiano Repubblica dopo l’insediamento dell’ultratlantista Maurizio Molinari alla direzione sembra proprio inarrestabile. Ormai il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari è ridotto alla stregua di un foglio propagandistico del peggiore establishment d’oltreoceano.
La giornalista Stefania Maurizi, determinata e coraggiosa come suo solito, tramite una serie di tweet denuncia il ruolo assunto da Repubblica e chi è David Thorne. L’uomo dell’establishment più profondo attraverso il quale Repubblica racconta ai prorpi lettori il percorso verso le elezioni presidenziali statunitensi dove il democratico Biden - ex vice di Obama - sfiderà Donald Trump.
“La profondissima mutazione impressa da #Molinari a #Repubblica: il giornale che pubblicava i documenti di #WikiLeaks oggi segue le elezioni americane con la voce dell'establishment più establishment che ci sia: l'ex ambasciatore USA di Obama, David Thorne”, scrive Stefania Maurizi.
1. la profondissima mutazione impressa da #Molinari a #Repubblica: il giornale che pubblicava i documenti di #WikiLeaks oggi segue le elezioni americane con la voce dell'establishment più establishment che ci sia: l'ex ambasciatore USA di Obama, David Thorne
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) August 23, 2020
Ma chi è David Thorne?
La giornalista che ha lasciato Repubblica per approdare al Fatto Quotidiano lo spiega bene in questa serie di tweet.
2. Ho letto tutti i cablo scritti da David Thorne fino al febbraio 2010,quando era ambasciatore a Roma. E' un diplomatico che ha giocato partite veramente importanti e con una special relationship con l'ex presidente Giorgio Napolitano
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) August 23, 2020
3. se volete una ricostruzione dettagliata del lavoro di David Thorne come ambasciatore americano in Italia per l'amministrazione Obama, la trovate nel mio libro #DossierWikiLeaksSegretiItaliani: https://t.co/RJGLDbZtiv
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) August 23, 2020
4. è per esempio David Thorne che ha monitorato il declino di #SilvioBerlusconi raccontando a Washington il tramonto del leader europeo su cui gli USA potevano fare affidamento sicuro, fin dagli anni più bui post-11 settembre dell'America di Bush isolata dal resto dell'Europa
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) August 23, 2020
5. è David Thorne che cercava di capire la dissoluzione della sinistra in Italia, con gli Stati Uniti che guardavano al #PD come un'azione di contenimento di quelli che consideravano gli elementi "populisti" della sinistra in Italia
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) August 23, 2020
6. per gli Stati Uniti il #PD era interessante proprio come entità partitica con una funzione di contenimento della sinistra in Italia.
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) August 23, 2020
Non crediamo vi sia bisogno di ulteriori commenti.