"Stipendi legati al merito": la guerra tra poveri con altri mezzi

1158
"Stipendi legati al merito": la guerra tra poveri con altri mezzi

Su Il Mattino di oggi la notizia che nel nuovo contratto dei pubblici gli stipendi saranno legati al merito.

Notizia che può rallegrare tutti, finalmente prenderanno ciò che si meritano. Ma è una pessima notizia per tutti i salariati, pubblici e privati. Per un motivo.

Il salario fisso si assottiglia, mentre quello variabile si amplia sempre più, legato alla valutazione.

Come spiego nel mio libro "Piano contro Mercato" (L.A.D., 2020), ci sarà la guerra tra poveri per accaparrarsi questa fetta e la solidarietà tra salariati, già bassissima da decenni, scomparirà del tutto. Tutti contro tutti. Il modello sarà adottato poi anche in tutto il privato, in un contesto neocorporativo di pluslavoro assoluto, la forma di estrazione di valore in voga da 30 anni, molto più arretrata rispetto al plusvalore relativo adottato in diversi paesi asiatici da un pò di anni.

Aumenteranno gli straordinari, i ritmi saranno più intensi, per un salario, parte fissa, che si assottiglierà sempre più. I salariati saranno legati al giudizio, e non all'orario di lavoro, come disciplinamento dei corpi finalizzato ad un aumento del tasso di sfruttamento, con un cottimo semi mascherato. Rallegratevi per questa nuova forma contrattuale nel pubblico, sarà estesa a 23 milioni di salariati. Socialismo o barbarie. Dunque, ci sono due forme di estrazione del valore, pluslavoro assoluto, nei paesi sottosviluppati, e plusvalore relativo, nei paesi avanzati. Il primo si basa sull'allungamento della giornata lavorativa ,giornaliera, mensile, annuale, di vita e sul cottimo. Il secondo si basa su investimenti in sapere, istruzione, qualificazione della forza lavoro, ricerca e sviluppo tecnologico.

Marx nei suoi scritti scrive che il pluslavoro relativo è superiore al pluslavoro assoluto perché è in grado di estrarre più valore. Nei decenni gloriosi del dopoguerra l'Europa basava la sua strategia sul pluslavoro relativo, anche in Italia, non presso i privati, anche se c'erano eccezioni, ma presso i colossi pubblici che avevano gran parte della produzione industriale. Con il crollo del Muro di Berlino e l'allargamento ad est, l'Europa decise di basare la sua strategia sul pluslavoro assoluto per fronteggiare la Cina, che aveva orari giornalieri anche di 11 ore.

Ma nel 2008 ci fu una svolta che tuttora sconvolge il mercato mondiale. Come scrivo nel mio lbro, la Cina vara la nuova legge sul lavoro, basata sul pluslavoro relativo. Huawei, Xiaomi, Tencent e tanti altri sono figli di questa legge e via via la Cina abbassa l'orario giornaliero fino alle 8 ore occidentali. Si parla addirittura di un week end lungo che riduca l'orario settimanale. L'Europa era florida, anche l'Italia era florida, ma la sua classe dirigente, per difendere privilegi esorbitanti, l'ha suicidata. SI ritornerà ad un contesto moderno quando l'Europa deciderà di ritornare al pluslavoro relativo, ma visti i chiari di luna anche quest'anno, per il momento non se ne parla propro. Siamo cioè, da un punto di vista marxiano, sottosviluppati.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La povertà in Italia è ereditaria di Michele Blanco La povertà in Italia è ereditaria

La povertà in Italia è ereditaria

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti