Strage nel giorno della Nakba: 115 morti a Gaza
Almeno 115 palestinesi, per lo più donne e bambini, sono stati uccisi in una serie di attacchi israeliani a Gaza, mentre proseguono le trattative indirette per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. A Khan Younis, nel sud della Striscia, 61 persone sono morte in bombardamenti notturni, mentre a Jabalia (nord) un raid su una clinica medica ha ucciso 15 persone.
Gli ospedali al-Awda, Indonesiano ed Europeo sono stati colpiti, quest’ultimo dichiarato inattivo. Secondo il reporter di Al Jazeera Tareq Abu Azzoum, gli attacchi aerei israeliani hanno distrutto nove abitazioni a Khan Younis senza preavviso, sterminando intere famiglie. I soccorritori faticano a recuperare i sopravvissuti sotto le macerie per mancanza di attrezzature.
Abu Azzoum denuncia una strategia volta a "distruggere il tessuto sociale di Gaza", non obiettivi militari. Intanto, migliaia di civili hanno abbandonato Gaza City dopo gli ordini di evacuazione forzata. I rifugiati, tra panico e insicurezza, cercano riparo in zone già devastate. Hasan Moqbel, sfollato, accusa Israele di condurre una "guerra contro i civili".
Le violenze coincidono con il 77° anniversario della Nakba, l’esodo forzato di 750.000 palestinesi nel 1948.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati