TeleSUR: in difesa della libertà di stampa contro le minacce del Comando Sud degli USA
La presidente di teleSUR, Patricia Villegas, ha respinto con fermezza le recenti minacce contro la libertà di informazione provenienti da Laura Richardson, capo del Comando Sud degli Stati Uniti, che evidentemente resta lo strumento privilegiato di Washington per compiere ingerenze nei confronti dei paesi sudamericani.
In una dichiarazione veemente diffusa attraverso il social network X, Villegas ha ribadito il forte impegno di teleSUR nel costruire una piattaforma comunicativa di rilevanza per l'America Latina e i Caraibi.
La Sra. Richardson sigue opinando de lo que no le corresponde. Estaba yo justamente terminando de informar sobre Chile, firmando acuerdos para expandir nuestra señal y ahora es que saco tiempo para responderle. Le vuelvo a decir: no nos amedrenta! No nos van a detener. ???? pic.twitter.com/AHkYu4UTuD
— Patricia Villegas Marin (@pvillegas_tlSUR) December 17, 2023
Questo l’articolo di denuncia apparso su teleSUR:
“La presidente di teleSUR, la giornalista Patricia Villegas, ha respinto domenica scorsa le nuove minacce contro questa piattaforma informativa, provenienti dal capo del Comando Sud degli Stati Uniti, Laura Richardson.
In un messaggio diffuso attraverso il social network X, Villegas ha affermato che "la signora Richardson continua a esprimere opinioni su ciò che non le compete".
"Ero proprio in procinto di concludere l'informazione sul Cile, firmando accordi per ampliare la nostra programmazione, e solo ora trovo il tempo di risponderle. Le ribadisco: non ci intimorisce! Non ci fermeranno".
Ha ricordato che l'ufficiale "per due volte quest'anno si è dedicata a mettere nel mirino vari mezzi di comunicazione. L'esercito più potente del mondo che esprime opinioni sul giornalismo", ha denunciato Villegas, in un momento in cui coincidentemente piovono le denunce riguardo ai circa 90 giornalisti uccisi da Israele durante la sua brutale aggressione nella Striscia di Gaza.
Ha ribadito che "siamo decisi, come da 18 anni, a costruire la più grande piattaforma di comunicazione dell'America Latina e dei Caraibi".
"In questo impegno, signora Richardson, stiamo procedendo senza perdere tempo, senza pause, e le sue parole ci convincono solo di più che siamo sulla strada giusta. Chiamiamo i popoli del mondo a stare all'erta di fronte a una minaccia del genere", ha dichiarato Villegas.
Giorni fa Richardson è stata intervistata da un mezzo di comunicazione paraguaiano. Tra gli altri argomenti, ha voluto esprimere il suo parere sul pericolo rappresentato dalle campagne di disinformazione nel minare la democrazia in America Latina, ma ha sprecato l'opportunità di analizzare il ruolo nefasto svolto dal suo governo in questo campo durante gli ultimi due secoli.
Lo scorso ottobre, Richardson ha attaccato Russia Today, Sputnik Mundo e teleSUR perché presumibilmente "non praticano il giornalismo di giustificazione o verifica", "diffondono disinformazione" e "minano le democrazie", anche se in realtà voleva dire che non si sottomettono alla linea e alla visione egemoniche dei grandi media corporativi piegati al capitale e all'imperialismo”.
Dunque, come abbiamo visto, le improvvide dichiarazioni di Laura Richardson evidenziano un crescente conflitto riguardo al ruolo dei media nella regione. In un contesto in cui le tensioni geopolitiche si intrecciano con la difesa della libertà di informazione, teleSUR si presenta come un baluardo deciso nella costruzione di una narrativa giornalistica indipendente. Un valido strumento nella lotta contro il “latifondo informativo” denunciato dal Comandante Hugo Chavez.