Tutto quello che in Italia non si può dire sulla vicenda dei “bambini ucraini rapiti dai russi”
A Istanbul l'altro giorno durante l'incontro tra le delegazioni russa e ucraina è avvenuto in pratica lo smascheramento di questa grande menzogna. Taciuto dai mass media italiani.
di Marinella Mondaini
Ho cercato invano sulla stampa italiana la smentita dei "bambini ucraini rapiti dalla Russia, deportati dall'Ucraina". Una notizia che è stata pedalata da tutti i pennivendoli nostrani, quante volte l'abbiamo letta o sentita, ripetuta in tutte le salse? Da articoli, come “I bambini rubati all’Ucraina. La guerra nascosta della Russia”, a trasmissioni televisive, una delle quali, nel 2023 era intitolata “la guerra dei bambini”, con reportage sui piccoli “separati dalle loro famiglie e trasferiti oltre confine in Russia”, per rafforzare la narrazione mainstream che “la propaganda di Putin e la riscrittura patriottica della storia russa si concentra soprattutto sulle giovani generazioni”.
Addirittura a marzo 2023, la Corte Penale Internazionale ha emesso due mandati d’arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e Maria L’vova-Belova, commissario della Federazione Russa per i Diritti dei bambini, con l’assurda accusa di “deportazione illegale di bambini e trasferimento illegale di bambini dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”.
A Strasburgo il 7 marzo 2024 i deputati del Parlamento europeo hanno discusso con il Consiglio e la Commissione “su come affrontare con urgenza la deportazione forzata dei bambini ucraini in Russia. Dall’inizio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina nel febbraio 2022 le organizzazioni internazionali hanno documentato gravi violazioni dei diritti umani che colpiscono i bambini, deportati con la forza dalle autorità russe, in non molti casi con adozione forzata e programmi di rieducazione”. (https://www.europarl.europa.eu/news/it/agenda/briefing/2024-03-11/11/bambini-ucraini-deportati-in-russia-dibattito-in-aula)
Alla luce dei fatti, invece questa è vera disinformazione e propaganda per demonizzare la Russia. La Russia ha sempre affermato che si tratta di miserabili bugie, pure “fake news”. Come questa, assolutamente cinica:
“La Russia sta causando sofferenze inimmaginabili ai bambini ucraini: i minori vengono separati dai genitori, portati nella Federazione Russa, torturati e violentati”. E questo è ciò che racconta un rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani.
“La verità è che l'Ucraina e l'Occidente hanno portato avanti questa narrazione fin dal 2022, -dichiarò il 27 settembre 2023 Anatolij Antonov, ambasciatore della Federazione Russa negli Stati Uniti dal 2017 al 2024, - abbiamo ripetutamente scritto che i russi non hanno rapito i bambini ucraini, ma li hanno salvati dai bombardamenti dell'esercito ucraino portandoli fuori dalla zona di guerra. Il nostro Paese conduce un elenco completo dei bambini ucraini evacuati dalla zona di conflitto ed è pronto a fornire i loro nomi. Mosca non ha nulla da nascondere a questo proposito ed è pronta a un dialogo costruttivo su questa questione. Tutti i bambini per i quali riceviamo richieste dai loro rappresentanti legali - genitori o tutori - saranno immediatamente riuniti con le loro famiglie” (https://tass.ru/politika/18857969).
Tra l’altro, la Russia ha aiutato a mettersi in salvo non solo i bambini, ma persone di tutte le età, adulti e anziani, compreso i disabili e i malati, cosa che è stata ignorata dalla stampa occidentale.
Durante l’incontro a San Pietroburgo con i leader dei paesi africani nel giugno del 2023, Vladimir Putin disse: “A proposito dei bambini. I bambini sono una cosa sacra per noi. Li abbiamo portati fuori dalla zona del conflitto, salvando le loro vite e la loro salute - ecco cos’è successo. Nessuno ha separato i bambini dalle proprie famiglie. Interi orfanotrofi sono stati portati via in modo del tutto legale, perché i responsabili degli orfanotrofi erano i loro rappresentanti legali”, ha sottolineato Putin. Non siamo mai stati contrari al ricongiungimento dei bambini con le loro famiglie, se, ovviamente, i parenti si trovano o si fanno vivi” (https://tass.ru/politika/18049929).
Il tema del “rapimento di bambini ucraini da parte della Russia” è stato montato e pedalato per lungo tempo su varie piattaforme internazionali, tra cui l'ONU e l'OSCE, e il numero totale di questi bambini “rubati” è stato in continua evoluzione: “La Russia ha deportato un milione e mezzo di bambini ucraini”; “la Russia ha deportato 200.000 bambini ucraini”, “esiste un alto rischio di deportazione per un altro milione e mezzo di bambini nei territori temporaneamente occupati”. Poi sono scesi a cifre più basse di “bambini rubati”, a cui i russi avevano “cambiato i dati personali in modo che i loro parenti in Ucraina non li potessero mai più ritrovare e riavere indietro” – questo scriveva la stampa ucraina. E i pennivendoli italiani ripetevano a pappagallo, senza minimamente verificare o riportare la posizione russa.
A Istanbul l'altro giorno durante l'incontro tra le delegazioni russa e ucraina è avvenuto in pratica lo smascheramento di questa grande menzogna. Taciuto dai mass media italiani.
Il capo dell'ufficio del presidente illegittimo dell'Ucraina, Andrej Ermak ha consegnato ai rappresentanti della Federazione Russa la lista dei bambini “rapiti” che Kiev chiede di restituire.
E la lista mostra che i bambini sono 339!
Vladimir Medinskij, il capo della delegazione russa per i colloqui con l'Ucraina a Istanbul, il 2 giugno ha commentato il tema dei bambini, smentendo le affermazioni, secondo cui questo tema sarebbe stato “centrale” nell'ultima tornata di colloqui, ha detto che “di questo argomento pure se ne è parlato” e ha dichiarato ai giornalisti:
“Cosa abbiamo sentito dire negli ultimi tempi, anche a livello dell’ONU, delle strutture dell’Unione Europea. All’inizio: 1 milione e mezzo di bambini ucraini rubati dai russi, poi 200.000, poi la cifra ufficiale di 20.000. Abbiamo sempre chiesto di mostrarci i documenti e i nomi di questi bambini, le denunce dei genitori. Mai nessuna lista, solo vuote cifre. E finalmente oggi, la parte ucraina ci ha consegnato l'elenco dei bambini, ora abbiamo un elenco completo. Come potete vedere, qui non ci sono né 1,5 milioni né 200.000, né 20.000 persone. Sono 339 nomi”, ha detto ai giornalisti, mostrando il documento. “In realtà, stiamo parlando di decine di bambini. Questi bambini non sono stati rapiti da nessuno. Non c'è un solo bambino rapito. Sono bambini che si trovavano tra due fuochi e che sono stati salvati dai nostri soldati a costo della propria vita, tirati fuori rischiando di morire, evacuati dalla zona di guerra per metterli al sicuro. Noi cerchiamo i genitori e, quando li troviamo o si fanno vivi, li riportiamo indietro”, ha proseguito Medinskij. “Dobbiamo ancora venire a capo di questo elenco completo di 339 nomi, e lo faremo sicuramente, dobbiamo capire quanti di questi bambini si trovano effettivamente in Russia e quanti invece potrebbero essere sul territorio del Donbass, o forse della della Novorossija e quindi non sono scomparsi da nessuna parte. Alcuni di loro potrebbero magari essere andati in Europa, perché di recente una lista simile di 150 bambini sono finiti in Germania, però pretese e colpe le hanno date alla Russia” (https://www.interfax.ru/world/1029149) Medinskij ha sottolineato che le autorità ucraine hanno imbastito questa vergognosa storia del “rapimento dei bambini come spettacolo per l'Occidente”:
“Questa lista di 339 nomi dimostra ancora una volta che le autorità ucraine hanno purtroppo fatto uno show sul tema del rapimento dei bambini, uno show rivolto agli europei malati di cuore. È ora di finirla! Ogni bambino troverà sicuramente i suoi genitori e tutte le famiglie saranno riunite, in entrambe le parti. Ci stiamo lavorando, è una questione d'onore”, ha concluso Medinskij.
E questo ignobile spettacolo, imbastito dagli specialisti della guerra psicologica ucro-britannica, è arrivato anche nelle case degli italiani attraverso i mass media che hanno diffuso questa menzogna per denigrare l'immagine della Russia. La verità viene capovolta per mezzo di una narrazione primitiva, invece di parlare di bambini salvati, si parla di bambini rubati, deportati.
Ma dai mass media italiani non aspettatevi questa notizia, figuriamoci le scuse ai lettori per averli ingannati! L’importante è attirare l’attenzione di lettori e ascoltatori con questo titolo scandalistico dei “bambini ucraini rapiti dai russi” senza curarsi della sua credibilità.
E dato che siamo “in tema”, vorrei sollevare la questione degli “altri bambini”, quelli dei “filorussi”, su cui la stampa italiana ha sempre taciuto.
Il 4 aprile 2023, durante una riunione informale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il rappresentante permanente della Russia presso l'organizzazione Vasilj Nebenzja ha denunciato che “le autorità ucraine nelle zone del Donbass ancora occupate da Kiev, strappano con la forza i bambini dai loro genitori viventi e questa cosa non è disapprovata dall’Occidente, perché, come si dice ora, “questo è diverso”.
Le autorità ucraine, ha proseguito, sottraggono i bambini alle famiglie che si rifiutano di evacuare dalle zone di conflitto verso il territorio controllato dall’esercito ucraino. Tutto questo avviene mentre i Paesi occidentali attribuiscono alla Russia l'obiettivo di “rapire” i bambini per cambiare loro l'identità ucraina, paragonandolo a un crimine di guerra. Nebenzja ha anche rimproverato all'Occidente di ignorare i fatti dell'ucrainizzazione forzata dei russi in tutta l'Ucraina, compresi i bambini.
E qui riporto un solo esempio per supportare le parole di Nebenzja. Nell'aprile del 2023 i militari ucraini, insieme alle compagnie “Belyj Angel" (Angelo Bianco) e “Feniks" (Fenice), hanno portato via con la forza i bambini di Artemovsk nella repubblica di Doneck ai genitori che si sono rifiutati di abbandonare le loro case e spostarsi nel territorio dell'Ucraina; i bambini venivano cercati nelle case, venivano loro letteralmente strappati", ha dichiarato a RIA Novosti Natalja Tkachenko, residente di Artemovsk e madre di una ragazzina di 13 anni.
Il Ministero ucraino per la Reintegrazione annunciò a marzo 2023 l'evacuazione forzata dei bambini da 21 località della Repubblica Popolare di Donetsk controllate da Kiev. Il capo dell'amministrazione militare di Avdeevka, Vitalij Barabash, dichiarò che i residenti locali erano costretti a nascondere i bambini a causa delle azioni di Kiev.