Vaticano, l'importante messaggio del Cardinale Parolin all'Onu contro le sanzioni alla Siria

Vaticano, l'importante messaggio del Cardinale Parolin all'Onu contro le sanzioni alla Siria

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Ma è mai possibile che, in Italia, nessun media mainstream riprenda le attuali posizioni della Chiesa cattolica sulle sanzioni alla Siria? Ce lo chiedevamo, qualche giorno fa, davanti al silenzio tombale che ammantava le dichiarazioni del cardinale Bagnasco, (oggi presidente del Consiglio delle conferenze dei vescovi d'Europa); ce lo chiediamo oggi davanti alla censura sulle dichiarazioni del  segretario di Stato del Vaticano, cardinale Parolin, espresse, non in qualche parrocchia ma, alla 74a Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella riunione ministeriale di alto livello sulla Siria a New York il 24 settembre 2019:
 

“ (…)La Santa Sede ha sempre insistito sulla necessità di rispettare rigorosamente i principi del diritto internazionale umanitario e di cercare una soluzione politica praticabile per porre fine al conflitto, superare gli interessi di parte e rispettare i diritti e le aspirazioni del popolo siriano. Ciò deve essere fatto con gli strumenti della diplomazia, del dialogo, dei negoziati e con la partecipazione della comunità internazionale.
Per quanto riguarda la sofferenza della popolazione civile, la Santa Sede desidera sottolineare tre aspetti:
le sanzioni imposte creano anche pesanti oneri per la popolazione civile. In effetti, gli enti di beneficenza che lavorano sul campo hanno ripetutamente sottolineato gli effetti dannosi di queste sanzioni sui civili, chiedendo la loro abrogazione;
la questione del ritorno dei profughi e della riconciliazione. La Santa Sede invita la comunità internazionale a sostenere e incoraggiare il loro ritorno sicuro e volontario, nonché quello degli sfollati;
I cristiani e le minoranze religiose hanno sempre avuto un ruolo specifico nel tessuto sociale del Medio Oriente. La loro presenza deve essere sostenuta e incoraggiata come contributo alla coesione sociale e al necessario processo di riconciliazione. (…)”
 

Ne avete trovato traccia sul media mainstream? Noi no. Eppure, anche questa volta, si direbbe che sia stata malafede l’ignorare una dichiarazione così importante considerato che il testo integrale dell’intervento, oltre che sull’Osservatore Romano (qui lo screenshot ), è stato pubblicato anche da una autorevole Agenzia di stampa cattolica.


Intanto mentre comincia a sgretolarsi tra le gerarchie cattoliche il fronte degli irriducibili sostenitori delle sanzioni alla Siria , c’è chi continua a baloccarsi con incredibili articoli. Uno per tutti: “Siria, il regime di Assad distrugge chiese cristiane più del terrorismo”; articolo che, ovviamente, non spiega perché mai Assad dovrebbe inimicarsi i cristiani siriani (che lo hanno finora sostenuto) e che prende come Vangelo un Rapporto pubblicato, addirittura, dal Syrian network for human rights (Snhr). L’affidabilità di questa organizzazione, con sede in Qatar, la potete scoprire qui.
 

Francesco Santoianni
(si ringrazia la Redazione di Oraprosiria per la collaborazione a questo articolo)

 
 

 

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