Venezuela. Il piano economico neoliberista dell'opposizione vuole riportare il paese ai tempi del Caracazo
Oggi 27 febbraio 2019 cade il 30° anniversario delle proteste popolari contro la politica economica dall'allora presidente Carlos Andrés Pérez (CAP), conosciute come Caracazo.
Politiche economiche analoghe a quelle avanzate dall’attuale opposizione in Venezuela contenute nel cosiddetto Plan País, come nota teleSUR.
#27Feb|????LA ETIQUETA DEL DÍA! #27FRebeliónAntiimperialista
— MIPPCI (@Mippcivzla) 27 febbraio 2019
A 30 años de El Caracazo, recordamos la rebelión popular que significó el fin del Puntofijismo y la llama que encendió la Revolución Bolivariana. ¡Bravío pueblo venezolano! pic.twitter.com/g9MM1ueRRX
Proposte del Plan País
Tra gli obiettivi contemplati nel programma economico dell'opposizione venezuelana, troviamo lo sviluppo di una strategia di finanziamento internazionale, l'eliminazione del controllo dei cambi, adeguamenti dei prezzi del carburante e tariffe di servizio pubblico e la soppressione di quelle politiche definite clientelistiche e di controllo sociale.
Un'altra delle proposte economiche contenute nel programma prevede di consentire investimenti privati ??in società dello Stato venezuelano.
Secondo i rappresentanti dell'opposizione venezuelana, queste azioni, tra le altre, porteranno alla ripresa economica e al recupero dell'apparato industriale venezuelano.
Per quanto riguarda l'agenda sociale, questa sotto la figura dell'attenzione umanitaria, che dovrebbe essere centrata nell'area della salute.
Gli obiettivi principali sarebbero garantire l'accesso a farmaci essenziali, sussidi per medicinali per malattie croniche, rafforzare l'assistenza ospedaliera in caso di emergenza e universalizzare il sistema pensionistico.
Misure già implementate e promosse dalla Rivoluzione Bolivariana per oltre due decenni.
Programma CAP
"Correggere il corso per promuovere il processo di modernizzazione economica e sociale" fu la promessa di Carlos Andrés Pérez alloraquando annunciava il 16 febbraio 1989 le misure neoliberiste del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Le proposte economiche incluse nel programma che in seguito sarebbero state popolarmente conosciute come "paquetazo" indicavano: la liberalizzazione dei prezzi di tutti i prodotti di consumo, l'eliminazione del controllo dei cambi, l'aumento dei tassi per i servizi pubblici come elettricità, acqua e telefono, aumento del prezzo della benzina.
30 anni dopo, le idee economiche incluse nel piano di opposizione sono identiche a quelle del CAP.
Le proposte economiche riflettono una politica neoliberista che andrebbe a beneficio dei settori più ricchi della società, lasciando indietro le classi popolari e più svantaggiate, promuovendo una regressione sociale.
Un riflesso di queste politiche può essere osservato in Argentina e Brasile dove i tassi di povertà, disoccupazione e disuguaglianza sociale sono in aumento dall'applicazione di un programma economico neoliberalista.
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