Venezuela, nuova fase del piano Condor 2.0: Almagro (OSA) invoca la "Carta democratica"

Venezuela, nuova fase del piano Condor 2.0: Almagro (OSA) invoca la "Carta democratica"

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Sul suo profilo twitter, il Segretario Generale dell'organizzazione degli Stati americani (Osa) ha annunciato di aver invocato la procedura della cosiddetta "Carta democratica" contro il Venezuela. L'attacco alla sovranità ed indipendeza di Caracas compie oggi una nuova escalation, con Almagro, sempre più un esponente politico che un organo super partes di un'organizzazione internazionale, che diviene il primo ad invocare la Carta dell'OSA contro la volontà del governo del paese in questione. Lo riporta Telesur.

In un rapporto di 132 pagine pubblicato martedì, Almagro ha invocato quindi l'articolo 20 della Carta e ha "chiesto la convocazione di un Consiglio permanente degli Stati membri tra il 10 e il 20 giugno 2016", per, dichiara Almagro, " l'alterazione dell'ordine costituzionale e il grave deterioramente dell'ordine democratico".

"Il Segretariato generale dell'OSA ritiene che la crisi istituzionale in Venezuela richieda cambiamenti immediati nelle azioni della Giunta (...) a rischio di cadere immediatamente in una situazione di illegittimità", dice il rapporto pubblicato oggi da Almagro.  

Questo documento descrive la guerra economica che subisce il Paese come una "crisi umanitaria che colpisce il godimento dei diritti sociali".

Si tratta di una violazione inaccettabile contro la sovranità e l'indipendenza di un paese che ha scelto una via libera ed indipedente dal Washington Consensus e con le riserve petrolifere più grandi al mondo - che fanno gola a quelle oligarchie finanziarie che, contemporaneamente, in Europa vogliono imporre il TTIP.

Sul ruolo di Almagro nella crisi venezuelana, il grande intellettuale Attilio Boron scriveva, anticipando quello che oggi si è materializzato:

"Dato tutto questo non sorprende che negli ultimi giorni ci sia stata un’intensificazione dell'offensiva destituente. Il Washington Post ha pubblicato un editoriale sfacciatamente golpista il 12 di Aprile dicendo che "il Venezuela ha disperatamente bisogno di un intervento politico dei suoi vicini, che per questo dispongono di un meccanismo appropriato nella Carta Democratica Interamericana dell’Organizzazione degli Stati Americani, la OSA, un trattato che contempla l’azione collettiva quando un regime violi le norme costituzionali".  Il giornale, solitamente considerato dai neoliberisti il modello della "stampa imparziale ed indipendente", si lamenta che i paesi della regione non si assumono le loro responsabilità per preservare la democrazia in Venezuela nonostante il fatto che, assicura, per il modo in cui stanno le cose “probabilmente non tarderà molto a prodursi di un’esplosione”.


Significative le parole del ministro degli esteri della Repubblica bolivariana del Venezuela nell'ultima riunione dell'OSA. Delcy Rodriguez, la quale così si esprimeva verso Almagro, ex ministro "rinnegato" pubblicamente di Mujica:

In quest'ottica si è particolarmente distinto il Segretario Generale dell'organizzazione, Luis Almagro, che «ha combinato la sua agenda con quella dell'opposizione e del governo degli Stati Uniti», continua la denuncia del ministro venezuelano che ha poi evidenziato come «uno degli obiettivi dell'Osa è la cooperazione a livello regionale, non l'ingerenza, l'extraterritorialità non ha altro nome, si tratta di una violazione della giurisdizione sovrana degli stati». 
Delcy Rodriguez ha poi aggiunto come la campagna sia accompagnata da forti attacchi mediatici. «Tutte le guerre mediatiche precedono un intervento internazionale, come accaduto in Libia e Afghanistan», a tal proposito è bene ricordare che nell'ultimo mese il solo 'Washington Post' ha pubblicato ben 6 editoriali diretti contro il governo bolivariano. «Un attacco permanente» lo ha definito il ministro venezuelano.

Oggi tutti i democratici, quelli veri, e tutti coloro che aspirano ad un futuro di pace e rispetto della sovranità e dell'autoderminazione dei popoli devono stringersi attorno al Venezuela, paese sotto tremendo attacco delle oligarchie finanziarie internazionali. Quelle oligarchie, per fare un altro esempio, che hanno imposto un golpe morbido al Brasile il mese scorso, annullando 50 milioni di voti e destituendo senza alcuna ragione un Presidente eletto democraticamente. Quando Almagro convocherà la Carta democratica per denunciare il colpo di stato brasiliano?

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