Venezuela, tra esortazioni al saccheggio e avvisi di sfratto a Maduro continuano le provocazioni del golpista Guaidó
Continuano senza sosta le provocazioni del golpista Juan Guaido. Il burattino di Washington ha dichiarato di essere pronto ad andare a occupare l’ufficio presidenziale presso il Palazzo di Miraflores, a Caracas, sede del governo venezuelano.
«Parlo con responsabilità: presto necessiteremo di un ufficio dove lavorare. Molto presto quando avremo la costruzione, le Forze Armate totalmente allineate, andremo a prendere il mio ufficio che è lì a Miraflores».
Durante la sua partecipazione a una manifestazione a Santa Monica, in quel di Caracas, il leader del partito di estrema destra Voluntad Popular (VP) ha esortato i sostenitori dell'opposizione a non cadere nella disperazione e nella frustrazione.
Come affermavamo in apertura le provocazioni continuano. Il golpista ha inoltre invitato una popolazione già provata dal lungo blackout causato dall’attacco informatico al sistema elettrico portato dagli USA a compiere saccheggi.
L’appello golpista e destabilizzante ha però incontrato la riprovazione di esponenti della stessa opposizione come il giornalista Leocenis García.
«Fratello, stai diventando pazzo? Chiedo come venezuelano, che rettifichi questo messaggio. La proprietà privata è inviolabile. Saccheggiare vuol dire rubare. E questo non è giustificabile in nessuna circostanza».
¿Hermano usted se está volviendo loco? Exijo como venezolano, que rectifique este mensaje. La propiedad privada es inviolable. Saquear es robar. Y eso no es justificable en ninguna circunstancia. Si la gente está harta que vayan a Miraflores y tumben a Maduro. Jamás a comercios. https://t.co/8phh2BWMCu
— Leocenis García (@LeocenisOficial) 11 marzo 2019
Così, in seno alla destra, l’agenda golpista va ad infrangersi contro la sacra proprietà privata.