Venezuela: Maduro annuncia storico aumento del salario minimo
Mentre nelle autoproclamatesi democrazie europee i lavoratori continuano a essere impoveriti e massacrati in ossequio all'ideologia neoliberista, la terribile 'dittatura' venezuelana li difende aumentando il salario
Il Venezuela in piena guerra economica e con il prezzo del petrolio in caduta libera, annuncia attraverso il Presidente Nicolás Maduro una misura che TeleSur definisce storica: il salario minimo sarà aumentato del 30% a partire dal 1 di novembre.
Il Presidente ha ufficializzato la decisione in occasione di un evento tenutosi presso l'azienda Siderurgica del Orinoco, nello stato di Bolívar.
Pdte .@NicolasMaduro anuncia aumento de salario mínimo nacional 30% y modifica base de cálculo de cestatickets pic.twitter.com/cFnv9QDnHh
— Prensa Presidencial (@PresidencialVen) 15 Ottobre 2015
Nel corso degli ultimi 15 anni, il Venezuela, ha decretato ben 30 aumenti salariali, che costituiscono parte integrante della strategia governativa volta a proteggere il lavoratori del paese e il popolo dalle nefaste conseguenze della speculazione, l'accaparramento e il contrabbando.
Ai detrattori pronti ad affermare che gli effetti di questo aumento saranno annullati dall'inflazione, Maduro ha risposto indicando che l'aumento totale del salario sarà superiore alle previsioni inflazionistiche. Su questo tema, è bene precisare che nonostante l'inflazioni sia attestata su percentuali alte, essa è costantemente inferiore al periodo precendente la Rivoluzione Bolivariana.
Infine, Nicolás Maduro, è tornato sulle manovre della destra venezuelana che continua a lavorare al fine di rovesciare il legittimo governo: «In Venezuela non c'è opposizione, vi è controrivoluzione, una destra apolide, intenta a cospirare, contraria alla Costituzione. Per questo si recano presso il Fondo Monetario Internazionale per svendere la Patria».