Venezuela: la ricca borghesia si lamenta della crisi con la dispensa piena

Il contrasto è evidente: mentre migliaia di venezuelani si sobbarcano lunghe file per acquistare alimenti a prezzi regolati, le classi più ricche non fanno il minimo sforzo grazie alle ingenti quantità di denaro di cui possono disporre

8548
Venezuela: la ricca borghesia si lamenta della crisi con la dispensa piena



da RT


Non sanno cosa significa passare tutto il giorno in una coda per trovare cibo a prezzi regolamentati, comprano pacchi interi di tutto ciò di cui hanno bisogno e si prendono finanche il lusso di viaggiare in aereo privato per riempire le loro dispense nei Caraibi. Questa è la classe superiore venezuelana, che soffre la crisi solo attraverso i social network. 

 

Un reportage della BBC racconta quest’altro paese «dove i compleanni vengono festeggiati con whisky di 18 anni, dove vengono ingaggiati i musicisti J. Balvin e Farruko per la festa di un’adolescente e dove una signora organizza insieme alle amiche un concerto privato di Luis Miguel».

 

Mentre la maggioranza dei venezuelani è costretta a lunghe file per ottenere gli alimenti di prima necessità a prezzi regolati, la classe alta può spendere grosse somme di denaro presso i ‘bachaqueros’, ossia, coloro che contrabbandano cibo e altri beni al fine di rivenderli con profitti che arrivano fino al mille per cento.

 

Le modalità di vendita dei bachaqueros ‘high profile’ vanno dalle offerte nelle reti sociali e nei gruppi whatsapp, fino ai portali internet come Mercadobook, dove si possono acquistare senza problemi i prodotti del paniere di base con consegna a domicilio, come evidenzia il quotidiano ‘El Impulso’.

 

Molti volti noti dello spettacolo, che all’estero appoggiano campagne che denunciano la ‘crisi umanitaria’, mostrano soddisfazione attraverso messaggi per aver fatto compere senza aver perso nemmeno un minuto in qualche gigantesca fila per acquistare latte, farina di mais, zucchero, olio, burro o altri elementi che compongono il paniere di base. Sì, quello basico, perché gli altri non scarseggiano.

 

Tuttavia, chi può acquistare prodotti attraverso la modalità ‘delivery’ arriva a pagare fino al 3200% in più del prezzo ufficiale. Un reportage pubblicato dal portale web Mensaje Directo riferisce che, ad esempio, la carne di manzo viene venduta a tra i 7000 e i 7300, quando il suo prezzo è regolato a 250 bolívares al chilogrammo.

 

Nelle ultime settimane, alcune fotografie hanno scioccato i settori più ricchi del paese e sono state censurate dalla gran parte della stampa in Spagna. L’imprenditore basco Agustín Otxotorena ha evidenziato come i ricchi non soffrano la crisi pubblicando vari scatti dove si possono vedere gli scaffali dei supermercati di lusso pieni di ogni bene, dai prosciutti iberici al whisky invecchiato.

 

«C’è una carenza di prodotti regolati, questo è quello che sto dicendo. I ricchi hanno tutto. Non hanno bisogno di andare al supermercato, chiamano e ricevono direttamente a casa (…) Chi sta soffrendo di più? La classe media e la medio-bassa, perché fino a questo momento non avevano dovuto ricorrere agli aiuti sociali», ha affermato l’imprenditore in un’intervista a RT.

 

Otxotorena ha pagato a caro prezzo la sua «audacia». Oltre alla censura del quotidiano ABC, caratterizzatosi per le sue furibonde critiche dirette al Venezuela accusato di ‘limitare’ la libertà d’espressione, l’imprenditore ha ricevuto minacce attraverso Twitter, Facebook e perfino nel suo ambito familiare.

 

La reazione era prevedibile. I settori più ricchi del paese sono gli stessi che si sono sempre opposti al governo socialista di Hugo Chávez e adesso avversano il Presidente Nicolás Maduro. 

 

Le figure di spicco di questa borghesia, da un lato fanno ‘attivismo politico’ sventolando la bandiera di una presunta ‘crisi umanitaria’ e raccogliendo alimenti e medicine nei loro frequenti viaggi all’estero, mentre dall’altro occupano le copertine delle riviste per l’alta società ostentando il loro lussuoso stile di vita, come avviene con la moglie di Leopoldo López, Lilian Tintori, o Dora D'Agostino, moglie del presidente dell’Assemblea Nazionale (AN), Henry Ramos Allup.

 

Così, mentre la maggioranza soffre per gli assalti della crisi economica, generata dalla caduta del prezzo del petrolio in un paese ‘rentier’, i privilegiati di sempre mantengono il loro status, anche se, come al solito, sono i primi a indignarsi.  

(Traduzione dallo spagnolo per l'AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano" di Giuseppe Masala Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il 25 aprile non è più nostro di Michelangelo Severgnini Il 25 aprile non è più nostro

Il 25 aprile non è più nostro

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'inutile alleanza di Michele Blanco L'inutile alleanza

L'inutile alleanza

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti