Il Pd con la destra fascista in Venezuela. Ma un Circolo in Ungheria si ribella
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All’attenzione degli Onorevoli:
Rampi Roberto, Schirò Gea, Verini Valter, Piccolo Salvatore, Lacquaniti Luigi, Manfredi Massimo, Minnucci Emiliano, Romanini Giuseppe, Ginoble Tommaso
Oggetto Mozione 1/01007
Budapest, 20 ottobre 2015
Cari compagni e care compagne,
è con profondo dispiacere che il Circolo PD Ungheria è venuto a conoscenza della mozione in oggetto, concernente la richiesta al governo italiano di intervenire a favore di tale López Leopoldo, attualmente detenuto, affinché venga disposta la sua scarcerazione in contravvenzione con la condanna legittima imposta dall’autorità giudiziaria venezuelana.
Tale mozione si fonda su criteri che, ad un’attenta analisi dei fatti, risultano quantomeno imprecisi, quando non del tutto errati.
A cominciare dall’episodio dell’interdizione dai pubblici uffici di López, insieme a “300 politici” da voi citati come prova di un tentativo di eliminare l’opposizione.


Coloro che hanno informato i compagni firmatari hanno forse omesso il fatto che, in mezzo a tali politici, vi erano moltissimi amministratori appartenenti al partito di governo, tali arresti furono la conseguenza di una seria lotta alla corruzione, ampiamente appoggiata dalla popolazione e tutt’ora in corso.
Quanto al personaggio in questione poi, non si è evidenziato per nulla il fatto che, rampollo di una delle famiglie più potenti del paese, coinvolto in episodi di corruzione legato ad istituzioni finanziate dalla CIA, López ebbe un ruolo di primo piano nel tentativo di golpe del 2002, che intendeva rovesciare il governo legittimamente eletto (come evidenziato dagli osservatori internazionali e dal Centro Carter, che hanno monitorato le ultime 20 elezioni nel paese sudamericano giudicandole corrette al 100%) del presidente Hugo Chávez. Lo stesso López ha più volte incitato alla violenza in passato, e non ha esitato ad associarsi a personaggi come Alvaro Uribe, ex presidente colombiano con diversi procedimenti in corso per corruzione è legato agli ambienti paramilitari di estrema destra che danno insanguinando il paese.

Riguardo le irregolarità sul processo, Sarebbe innanzitutto utile conoscere la fonte di tale informazione, dato che l’apparato giudiziario venezuelano, senza nascondere alcuni problemi frutto di decenni di mala amministrazione, e (peraltro comuni a quasi tutti i paesi latino americani) certo non ascrivibili all’attuale governo socialista, rimane un potere la cui indipendenza non può venire messa in dubbio sulla base delle dichiarazioni della moglie di López e dei suoi compagni di partito.
In quanto leader dell’opposizione López e moralmente responsabili per i 43 morti (ricordiamo che per la maggior parte si è trattato di appartenenti alle forze dell’ordine e sostenitori del governo socialista di quali nessuno paradossalmente pare interessarsi) causati dalle “guarimbas”, dal momento che i suoi incitamenti alla ribellione ma soprattutto i continui riferimenti a lottare fino all'”uscita” dell’attuale governo hanno sicuramente infiammato gli animi con tragiche conseguenze. Mi permetto quindi di chiedere a nome del nostro circolo di riconsiderare il vostro contributo alla suddetta mozione alla luce della necessità di sostenere il governo socialista in corso e semmai promuovere la pace l’armonia del paese facilitando quindi anche il miglioramento dei rapporti tra governo e opposizione.
I traguardi del governo socialista nella lotta alla povertà, nell’alfabetizzazione, estensione della tutela sanitaria, diritto alla casa sono riconosciuti da prestigiose istituzioni internazionali (come la FAO), facilmente verificabili e chiaramente appoggiate dalla popolazione, è compito e interesse nostro quindi, come appartenenti alla famiglia socialista, che questa linea progressista continui, senza la costante minaccia di violenza da parte di un opposizione ripetutamente e legittimamente sconfitta nelle urne.
In separata sede ci rivolgeremo al PSE affinché il partito di López, Voluntad Popular, venga escluso dalla Internazionale Socialista (al momento si trova nello status “soggetto ad approvazione”) trattandosi, come noto in tutto il Sudamerica, di un partito chiaramente di destra, senza il minimo legame con i valori socialisti che tutti noi, spero, condividiamo e portiamo nel cuore.
Ringraziandovi per l’attenzione, porgo a tutti voi i miei auguri di buon lavoro.
Cordialmente,
Daniele Romeo
Il segretario
Circolo PD Ungheria “Imre Nagy” pdungheria@gmail.com