"Dati manipolati, cancellati o falsi". Didier Raoult contro lo studio The Lancet sull'idroclorochina
Sempre più sospetta la campagna contro l’idroclorochina un farmaco, già usato per la cura della malaria e dell’artrite reumatoide e che si è rivelato di straordinaria efficacia nella cura (e anche nella profilassi) del COVID19. E così, dopo una sbalorditiva campagna di diffamazione contro il suo più convinto sostenitore, il virologo Didier Raoult, Direttore dell’Istituto ospedaliero-universitario in malattie infettive di Marsiglia, ora che l’efficacia di questo farmaco aveva spinto decine di istituti – tra cui l’Agenzia Italiana per il Farmaco – a consigliarlo per fronteggiare il COVID19, arriva la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, "preoccupato per sua la sicurezza” di sospendere la sua sperimentazione.
Alla base della decisione dell’OMS, una ricerca pubblicata su The Lancet che dimostrerebbe la pericolosità del farmaco.
Una davvero strana ricerca accusata, da Didier Raoult, di essere stata manipolata.
Concernant l'article du Lancet : il n'est pas possible qu'il y ait une telle homogénéité entre des patients de 5 continents différents. Il y a manipulation préalable, non mentionnée dans le matériel et méthodes, ou ces données sont faussées.
— Didier Raoult (@raoult_didier) 26 maggio 2020
Cf Table S3 https://t.co/iWvufdAvHg pic.twitter.com/YGBhC20x3u
Una davvero strana ricerca considerando che i dati a favore dell’idroclorina riportati nella versione prestampata dell’articolo, sono stati cancellati nel documento pubblicato
Tang et al, BMJ: why were some data in favor of hydroxychloroquine, presented in the preprint version, deleted in the published paper? BMJ editorial board requests?
— Didier Raoult (@raoult_didier) 26 maggio 2020
Exemple:https://t.co/52VYir8T9g pic.twitter.com/1RDl4bx6UM
Ma vuoi vedere che tutto questo livore contro l’idroclorochina dipende dal suo basso costo che, per il COVID, rischia di far restare a bocca asciutta Big Pharma?
Francesco Santoianni