Accordo NATO-Colombia? Una minaccia per la pace in America Latina

Accordo NATO-Colombia? Una minaccia per la pace in America Latina

Diversi analisti pensano che un’eventuale adesione della Colombia all’alleanza militare possa pregiudicare la pace in America Latina

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di Fabrizio Verde


Il Premio Nobel per la Pace Juan Manuel Santos - presidente della Colombia - ha annunciato di voler riprendere i discorsi avviati e poi sospesi nel 2010 affinché la Colombia possa entrare a far parte dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO). L’annuncio ha ovviamente incontrato immediate e forti proteste, come quella della Repubblica Bolivariana del Venezuela.  

 

La NATO, infatti, è un’alleanza militare nata dopo la seconda guerra mondiale per ‘contenere’ una presunta avanzata sovietica; nei fatti ha operato per fermare l’avanzata delle sinistre in Europa. L’alleanza ha svolto il ruolo di braccio armato degli Stati Uniti negli interventi in Libia, Iraq, Siria e nella Guerra dei Balcani. 

 

Diversi analisti pensano che un’eventuale adesione della Colombia all’alleanza militare possa pregiudicare la pace in America Latina. Secondo il giornalista colombiano Jon Restpo intervistato da teleSUR, bisogna tener presente che la NATO è un organismo che esegue «operazioni armate nel mondo che sono orchestrate da Washington». 

 

Il vero intento della NATO, spiega Restpo, è «dimostrazione di forza» nei confronti di Russia e Cina «che hanno aumentato la cooperazione bilaterale in America Latina», come dimostra il coinvolgimento dei due paesi in progetti molto importanti come «il canale interoceanico del Nicaragua e l’ampliamento del Porto di Mariel a Cuba». 

 

L’analista venezuelano Raimondo Kabchi sostiene che i paesi confinanti hanno tutte le ragioni di essere preoccupati per l’annuncio della Colombia, «visto che sin dalla sua creazione la NATO è sempre stata un’organizzazione molto offensiva». Desta inoltre preoccupazione la non conoscenza delle ragioni per cui la Colombia vuole aderire all’organizzazione. Contro chi lotterà la NATO in questa parte del mondo?» è la domanda che si pone l’analista venezuelano. 

 

Secondo l’analista politico Basem Tajeldine l’accordo con la Colombia rappresenta una questione «molto delicata» per l’America Latina perché «la NATO è stata utilizzata per aggregare consenso agli interessi degli Stati Uniti, ripartire i costi delle guerre e favorire le grandi multinazionali».

 

Dunque, l’accordo dev’essere visto come «una minaccia diretta per tutti quei paesi che in questa parte del mondo hanno deciso di virare a sinistra». 

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