App immuni, chi me lo compra il cellulare che la può scaricare?
di Agata Iacono
Partirà in quattro Regioni a livello sperimentale: Puglia, Liguria, Abruzzo e Marche.
Ma non sarà possibile istallarla su tutti gli smartphone: sono infatti esclusi tutti gli iPhone che supportano un sistema operativo inferiore a 13 iOS.
Praticamente viene esclusa apriori più della metà della popolazione italiana.
Com'è possibile che, dopo tanti annunci, polemiche, rassicurazioni governative, pubblicità e interminabili dibattiti su tutti i media, si possa sbandierare una App che richiede l'acquisto di un cellulare compatibile che costa intorno ai 600 euro?
Uno schiaffo ulteriore a chi ha rispettato le normative di sicurezza, ha chiuso negozi, ristoranti, alberghi, bar, pub, trattorie, imprese artigiane, alberghi e fatica a ripartire dopo aver investito un capitale in plexiglass e sanificazione o non riaprirà più.
Uno schiaffo a tutte le famiglie che sono riuscite, con pochissimi mezzi, a supportare didattica a distanza e smartworking con un solo PC e sono state già costrette a comprare un ulteriore tablet pur di lavorare e contemporaneamente permettere ai figli di non aumentare il divario socioeconomico e la percentuale enorme di dispersione scolastica.
Uno schiaffo a chi ha ricevuto l'elemosina dallo Stato, che ancora attende la cassa integrazione, che non sarà più richiamato al lavoro, che non sa come mettere insieme il pranzo con la cena e a cui tutte le banche hanno negato il prestito garantito dal governo.
Vuol dire che la App immuni la scaricheranno Elkann & co e ci faranno sapere...