Assassinio colonnello IRGC: Raisi giura vendetta. Ambasciate israeliane in allerta

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Assassinio colonnello IRGC: Raisi giura vendetta. Ambasciate israeliane in allerta

 

Siccome mancavano le tensioni nel mondo, ecco ieri, a Teheran una scintilla che può alimentare altro fuoco di tensioni in Asia Occidentale: l’Assassinio in agguato a colpi di arma da fuoco del colonnello del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica, IRGC, Hassan Sayyad Khodaei.

Modalità ed esecuzione dell’agguato fanno pensare ad un’azione del Mossad, il servizio segreto esterno israeliano.

Nelle dichiarazioni rese oggi all'aeroporto di Mehrabad prima di lasciare Teheran per l'Oman, il capo del governo del Paese persiano, Ebrahim Raisi ha assicurato che in questo omicidio è coinvolta l'arroganza mondiale e ha sollecitato un'indagine sulla questione.

Termini usato solitamente per riferirsi a Usa e Israele.

Oltre a giurare che la vendetta per l’omicidio del colonnello dell’IRGC è “sicura”.

Cosa teme Israele?

Come riportato domenica da Canale 1 israeliano, il regime di Tel Aviv ha lanciato l'avvertimento alle sue missioni diplomatiche dopo l’uccisione di Khodaei.

Il media ha ricordato il ruolo del regime di occupazione nell'uccisione di almeno sette scienziati nucleari iraniani in passato, suggerendo che l'attacco terroristico di domenica è una continuazione delle atrocità di Israele contro l'Iran.

"A differenza delle precedenti occasioni, in cui le vittime erano solitamente persone attive nel programma nucleare iraniano, questa volta un membro di alto rango dell'IRGC è stato preso di mira per l'assassinio", ha osservato il canale israeliano.

Inoltre, si evidenzia che la preoccupazione del regime per la sicurezza delle sue ambasciate nel mondo è stata innescata dall'avvertimento di Teheran che l'assassinio di Khodaei ha oltrepassato i limiti e costerà caro agli aggressori.

Proprio ieri, L'IRGC e il ministero dell'intelligence iraniano sono riusciti ad arrestare individui che facevano parte di una rete di spionaggio collegata al Mossad, che "rubava e distruggeva proprietà personali e pubbliche, rapendo ed estorcendo confessioni tramite dei teppisti".

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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