Biden gioca la carta virus perché il debito USA è in mano alla Cina
di Adriano Madaro
Orribile sogno, e ancora più traumatico risveglio per il Presidente americano. La Cina può comodamente comprarsi l'America e dovrà decidere chi mandare alla Casa Bianca. Tra sogno e risveglio pare non vi sia stata grande differenza. Con il mento tremante Joe Biden ha ordinato a 18 agenzie di intelligence (servizi segreti) di spiare Wuhan e Pechino e di portargli entro 90 giorni la soluzione del problema, ovvero la dimostrazione che il virus è "cinese", e magari perfino programmato o, nel migliore dei casi, sfuggito agli scienziati del laboratorio. Senza contare che in quella struttura lavorava, a fianco degli scienziati cinesi, una équipe di colleghi americani e francesi, e la ricerca di laboratorio era finanziata proprio dagli Stati Uniti, i soldi erano transitati per l'ufficio di quell'Anthony Fauci che oggi si appiattisce sulle teorizzazioni complottiste di Biden.
Davvero strano che, se il virus fosse "fuggito" dal laboratorio di Wuhan, a parte i cinesi "complici", i "controllori" americani e francesi non se ne fossero accorti. Ma, incalza Biden, tre scienziati cinesi già nel novembre 2019 si erano ammalati di una influenza che poteva essere il Covid-19. Possibile, infatti il virus circolava a Wuhan già a ottobre in coincidenza con i giochi olimpici militari, e lo squadrone statunitense (oltre 200 atleti) risultò in parte febbricitante. Ma c'è di più: sintomi di una "influenza anomala", con numerosi casi di decessi, erano stati rilevati negli Stati Uniti tra l'autunno 2018 e la primavera 2019 dai CDC (Centri di Controllo Malattie) e riferiti ai parlamentari americani dal direttore Robert Redfield in una audizione al Campidoglio.
E va bene. Su tutto ciò ora si è innestata la "guerra delle spie", il Presidente "esige" un dossier entro 90 giorni, e naturalmente vuole accuse precise contro la Cina. I cinesi dal canto loro si oppongono, sostengono che vi sono state già due inchieste approfondite. Del resto l'OMS (organizzazione Mondiale della Sanità), a conclusione della sua indagine in Cina aveva affermato che "fughe del Covid-19 dal laboratorio di Wuhan sono altamente improbabili". Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, con tono spazientito, ha dichiarato: "Ricordatevi quello che disse Mike Pompeo: Sono stato direttore della CIA e posso dirvi che mentivamo, ingannavamo, rubavamo. Zhao ha commentato: Chi potrebbe credere a una indagine condotta da una agenzia di intelligence inaffidabile?".
Ma se l'obiettivo di Biden e della sua amministrazione fosse un altro? Il governo cinese detiene gran parte del debito americano. Negli anni ha di fatto finanziato gli Stati Uniti comprandogli una montagna di Bond, i buoni del tesoro. Ha accumulato nelle sue casse un bilione duecentomila miliardi di dollari, un quinto di tutte le riserve delle banche americane. Se decidesse di metterli all'incasso per Washington sarebbe il disastro dei disastri. Joe Biden è già in forte difficoltà per quei seimila miliardi del suo bilancio presentato proprio ieri e bocciato dai repubblicani. Seimila miliardi sono una bazzecola di fronte all'1,2 bilioni nelle mani cinesi.
E allora ecco il dubbio: Biden cerca disperatamente un accordo con i cinesi, e perciò ne fa una questione di vita e di morte con una offensiva anti-cinese ogni giorno sempre più amplificata? Se riuscisse a incolpare i cinesi del disastro mondiale della pandemia, potrebbe tentare la carta del salvataggio finanziario: cancelliamo il debito dei Bond e facciamo patta con la pandemia. Sul resto concorderemo i termini di una coesistenza e forse anche di una collaborazione. Se così fosse - e per ora naturalmente è fantapolitica - non è possibile fare alcuna previsione.