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Bloomberg: la disintegrazione degli Stati Uniti potrebbe diventare realtà
La probabilità di una disintegrazione e conseguente crollo degli Stati Uniti d’America è adesso significativamente più alta rispetto a venti anni fa. Ad affermarlo non è un bolscevico anti-americano, ma l'editorialista di Bloomberg Max Hastings.
L’autore cita i dati di un sondaggio dell'Università della Virginia, secondo il quale il 52 per cento degli elettori dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump era favorevole al fatto che gli Stati "repubblicani" formassero Stati separati uscendo dall’unione. Allo stesso modo, il il 41 per cento degli intervistati che sostengono l'attuale presidente Joe Biden sostiene una posizione simile per quanto riguarda gli Stati “democratici”.
Hastings ha ricordato che nel XX secolo i confini di diversi Paesi del mondo hanno subito grosse modifiche: il crollo dell'URSS , la secessione del Bangladesh dal Pakistan, la separazione di Singapore dalla Malesia, la divisione della Cecoslovacchia, l’unificazione della Germania.
Sono alcuni esempi di quanto avvenuto.
In futuro, riflette l’autore, sono possibili nuovi movimenti come la secessione della Catalogna dalla Spagna.
"Perché dovrebbe essere diverso per gli Stati Uniti?”, chiede quindi il giornalista.
L’editorialista ha poi spiegato che sin dall’inizio gli Stati Uniti si sono espandi ma sono rimasti divisi sui principi politici e valori di altro tipo.
"Per più di due secoli, ciò che unisce gli statunitensi è maggiore di ciò che li separa", ha continuato Hastings.
Tuttavia, secondo quanto pensa l’editorialista di Bloomberg, alcuni Stati USA potrebbero voler separarsi dal paese. Innanzitutto California e Texas. Hastings riconosce che il il problema razziale, che si è esacerbato negli ultimi anni, è al centro della divisione nella società statunitense.
Inoltre, altre minoranze sono trattate in modo diverso negli Stati Uniti, il che crea divisioni.
"Il paese sta accumulando una tale ondata di rabbia che è impossibile prevedere come andrà a finire", scrive Hastings.
Tuttavia, secondo Hastings, non ci si dovrebbe aspettare un'immediata disintegrazione degli Stati Uniti, ma la probabilità che questo accada è attualmente molto maggiore di quanto non fosse 20 anni fa.
Inoltre, il prezzo di un tale sviluppo degli eventi sarà molto alto non solo per gli Stati Uniti, ma anche per l'intero Occidente.
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