Bombardare un aeroporto, paralizzare gli aiuti umanitari a quel paese e farla franca

12763
Bombardare un aeroporto, paralizzare gli aiuti umanitari a quel paese e farla franca

 

Se un paese attacca un’altra nazione colpendo l’aeroporto cruciale per la consegna degli aiuti umanitari, sapendo che è afflitta già da più dieci anni di guerra, sanzioni e come se non bastasse il mese scorso è stata colpita da un devastante terremoto, lo si può definire criminale?

Facendo i nomi, Israele la scorsa notte ha attaccato per l’ennesima volta la Siria, in particolare, l’aeroporto internazionale di Aleppo, dove vengono smistati la maggior parte degli aiuti umanitari dopo il terremoto.

Dunque, Se diciamo che Israele ha compiuto un crimine contro l’umanità, meschino, vigliacco contro una popolazione già stremata, sbagliamo?

L'attacco israeliano è arrivato appena un mese dopo che un terremoto di magnitudo 7,7 che ha devastato il nord-ovest della Siria. L'aeroporto internazionale di Aleppo veniva utilizzato come hub centrale per ricevere gli aerei di aiuti umanitari.

Prima dell'aggressione della scorsa notte, oltre 80 voli umanitari erano atterrati all'aeroporto di Aleppo, secondo quanto ha spiegato un funzionario del ministero dei trasporti siriano parlando con l’AFP.

"Non c'è più la possibilità di ricevere nuovi aerei di soccorso fino a quando i danni [all'aeroporto] non saranno riparati", ha lamentato Suleiman Khalil al notiziario francese.

Questo attacco segna la seconda volta che Israele ha bombardato la Siria nell'ultimo mese.

Il 18 febbraio, almeno cinque persone sono morte e 15 sono rimaste gravemente ferite a Damasco dopo che aerei da guerra israeliani hanno sganciato bombe su un quartiere residenziale.

Nei giorni successivi al terremoto, i funzionari israeliani hanno avvertito che Tel Aviv "non avrebbe esitato" a bombardare le consegne di aiuti iraniani per la Siria colpita dal disastro, sostenendo che Teheran cerca di "approfittare della tragica situazione... per inviare armi e attrezzature a Hezbollah. "

Israele ha lanciato centinaia di attacchi all'interno della Siria per quasi un decennio, presumibilmente prendendo di mira sospette posizioni iraniane e di Hezbollah. Gli aerei da guerra israeliani a volte hanno bombardato le postazioni dell'esercito siriano mentre preparava le offensive contro il Fronte Nusra affiliato ad Al-Qaeda durante la guerra per procura promossa dall’occidente e altre potenze regionali.

In risposta all'attacco, il ministero degli Esteri iraniano ha definito le azioni di Israele "un crimine contro l'umanità".

“Mentre le persone colpite dal terremoto di Aleppo stanno attraversando condizioni difficili, l'entità sionista sta attaccando l'aeroporto di Aleppo, che è la principale via per gli aiuti internazionali per raggiungerli, e questo è un chiaro esempio di crimine contro l'umanità”, ha denunciato Il portavoce della diplomazia siriana Nasser Kanaani.

Ha anche criticato le nazioni occidentali e i gruppi per i diritti per non aver condannato gli attacchi "disumani" sul suolo siriano, definendo il loro silenzio "un esempio di incoraggiamento della suddetta entità come aggressore e violatore dei diritti umani e delle leggi e dei regolamenti internazionali".

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti