Caso Chen, il dissidente cinese è arrivato negli Stati Uniti
Chen Guangcheng è infine arrivato negli Stati Uniti. Studierà alla New York University dove approfondirà gli studi giuridici dal momento che è un avvocato autodidatta. Sarà uno studente con una borsa di studio, invitato dall’università americana, in tal modo non dovrà chiedere asilo per rimanere in suolo statunitense così che avrebbe infastidito non poco Pechino. Alloggerà insieme alla moglie e ai suoi due figli in un appartamento previsto da NYU vicino l’ateneo. Il viaggio di Mr.Chen è avvenuto come da prassi cinese in gran segreto. Solo poche ore prima del volo Chen e la sua famiglia hanno saputo che sarebbe stati portati in aeroporto dove poco prima di salire su di un aereo della United Airlines gli sono stati consegnati i documenti.
La vicenda del dissidente cieco Chen Guangcheng ha rischiato di compromettere le relazioni diplomatiche tra Cina e Stati Uniti proprio durante la visita del Segretario di Stato Hillary Clinton che era venuta a Pechino per importanti incontri con le autorità cinesi che avevano ad oggetto temi economici e di sicurezza. La Clinton in persona si è occupata della soluzione del caso quando Chen si era rifugiato dopo una rocambolesca fuga nell’ambasciata americana di Pechino. Inizialmente l’attivista non vedente dopo essere stato curato in un ospedale della capitale cinese sarebbe dovuto rimanere in Cina ma le preoccupazioni per possibili rappresaglie da parte della polizia al suo indirizzo e a quello dei suoi familiari hanno convinto Chen ha andare negli Stati Uniti dopo dettagliate negoziazioni intercorse tra le autorità americane e quelle cinesi. In fondo la strategia Pechino di lasciar emigrare dissidenti che normalmente hanno più risonanza meidatica rimanendo in Cina che andando all’estero, è collaudata ed un modo per mettere a tacere le voci scomode.