Cina Giappone e Corea del Sud: sempre più concreta l'idea di un'area di libero scambio
Gli scambi commerciali tra Cina Giappone e Corea del Sud nel 2011 hanno raggiunto quota 700 miliardi di dollari. Pertanto la creazione di un area di libero scambio non è una chimera ma è anzi obbligatoria per la salvaguardia di relazioni diplomatiche fondamentali per la stabilità dell'intera regione. Nei prossimi mesi tutto questo potrebbe diventare realtà, è ciò che emerso da un summit dei ministri dell'economia di questi tre paesi, domenica. La situazione geopolitca, difatti, nella zona è molto tesa per via della Corea del Nord, che secondo fonti di intelligence si appresterebbe a condurre un terzo test nucleare dopo il fallito lancio di un missile in orbita, che secondo i più, costituiva una mal dissimulata esercitazione militare per il lancio di razzi a lunga gittata. Nell'ambito del meeting tra questi paesi, difatti, il Primo Ministro sudcoreano ha ribadito che un altra provocazione da parte di Pyongyang verrà considerata inaccettabile da Seoul. In un clima così teso la creazione di una zona di "free trade" è un elemento che fa ben sperare per smorzare gli attriti nella penisola coreana ed evitare un escalation diplomatica. Oltretutto la Cina è divenuto il primo partner commerciale per il Giappone e la Corea del Sud e quindi stringere legami economici sempre più forti e duraturi, in un momento di crisi globale come questo, per Seoul ma specialmente per Tokyo è divenuta una necessità più che un opzione.