Cina: il 18esimo congresso del Partito Comunista potrebbe anticiparsi a settembre
Un'indiscrezione del Want China Times, non solo le vicende legate alla famiglia di Bo Xilai sarebbero legate alla decisione di anticipare il conclave
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Continuano le manovre in Cina in vista del cambio al vertice della leadership politica. Secondo il quotidiano di Taiwan, il Want China Times, il 18esimo congresso del Partito Comunista cinese, che decreterà i sostituti di Hu Jintao e Wen Jibao, potrebbe essere anticipato a settembre, invece che svolgersi in ottobre come previsto. La supposizione è frutto della pubblicazione da parte dei principali quotidiani ufficiali di Pechino di una serie di articoli sui successi conseguiti dal governo e sui leader del partito, solitamente rilasciati poche settimane prima del Congresso e non con due mesi d'anticipo.
Nei giorni scorsi lo Stato maggiore si è riunito in un conclave segreto nella città costiera di Beidaihe per mettere a punto la strategia del passaggio di poteri alla nuova classe dirigente. Dopo lo scandalo Bo Xilai, che avrebbe dovuto prendere le redini del partito salvo poi essere arrestato per corruzione, a prendere il posto del presidente Hu Jintao e del premier Wen Jiabao dovrebbero essere, rispettivamente, l’attuale vice presidente Xi Jinping e l’attuale vice premier Li Keqiang. Ma nel conclave si sarebbe anche parlato di altre questioni, come la riduzione dei membri del Politburo da nove a sette: tra questi, oltre a presidente e premier, ne dovrebbero far parte Li Yuanchao, capo del Dipartimento organizzativo, Wang Qishan, vice premier, Zhang Dejiang, vice premier e segretario del partito di Chongqing e Yu Zhengsheng, segretario del partito a Shangai.
Al centro del dibattito politico cinese attuale resta la vicenda processuale della moglie di Bo Xilai, Gu, formalmente accusata dell'avvelenamento di un uomo d'affari inglese, Briton Neil Heywood, con il movente di un debito non pagato e delle non precisate minacce di morte. Bo, ex leader della provincia meridionale di Chongqing, è stato licenziato dai quadri dirigenziali del Politburo a marzo ed è ora sotto investigazione con le accuse di abuso di potere ed aver infranto le regole interne del partito. La storia personale di Bo, leader carismatico e candidato a succedere a Hu Jintao a novembre, rientra secondo gli analisti esperti di politica interna cinese nella lotta interna per la successione di leadership che avrà luogo a novembre.