Cosa c'è di più ipocrita della campagna “antirazzista” di Oliviero Toscani per Benetton?

14252
Cosa c'è di più ipocrita della campagna “antirazzista” di Oliviero Toscani per Benetton?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE


Ma i Benetton non si erano comprati mezza Patagonia buttando fuori chi ci abitava da secoli? Viene da domandarselo guardando la nuova campagna pubblicitaria “antirazzista” firmata da Oliviero Toscani.  Un evidente autogol. Ma chi volete che ve lo faccia notare considerando che il gruppo Benetton – già padrone di autostrade e aeroporti grazie alle “privatizzazioni”, del PD – oltre ad essere azionista del Gruppo editoriale GEDI (l’Espresso,La Repubblica, La Stampa…) - tiene in vita con le sue inserzioni pubblicitarie moltissimi giornali?


Quindi, ve le diciamo noi due parole sul land grabbing. L’Oxfam calcola che l’accaparramento di terre nei paesi del Terzo Mondo da parte di multinazionali (che già possiedono 88 milioni di ettari di terra fertile) continua a crescere, gettando nella fame milioni di contadini e pastori costretti così ad andarsene. I capitalisti italiani fanno la loro parte: nei dintorni di Timisoara in Romania, ad esempio, quasi 150 mila ettari di terre è ora nelle loro mani. E anche i Benetton fanno la loro parte comprandosi dallo stato argentino 900.000 ettari di terre per allevarci pecore e montoni (ogni anno 1 milione 300mila chili di lana). I Mapuche che vivevano lì e che si erano ribellati, nel 2016, sono stati spazzati via; nel 2018 il loro leader, Santiago Maldonado, viene trovato ucciso.





Interessa a qualcuno questa storia? Si direbbe di no considerato la diatriba sul “razzismo” che sta dilagando come non mai. Ma, grazie al Cielo adesso arriva la nuova campagna “antirazzista” di Oliviero Toscani per Benetton. Per commuoverci e convincerci ad accettare disperati. Sui perché della loro disperazione, ovviamente, nemmeno una parola.


Francesco Santoianni
 
 

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata! di Giuseppe Masala Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica: di Paolo Desogus Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA di Gilberto Trombetta UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

I fili scoperti del 5 ottobre di Michelangelo Severgnini I fili scoperti del 5 ottobre

I fili scoperti del 5 ottobre

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene) di Paolo Arigotti Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

A violare il diritto internazionale non è solo Israele di Michele Blanco A violare il diritto internazionale non è solo Israele

A violare il diritto internazionale non è solo Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti