Covid, secondo il Guardian "l'Italia avrebbe mentito all'OMS"
L’Italia non era preparata ad affrontare una pandemia, come i fatti hanno dimostrato, ma avrebbe mentito all’Organizzazione Mondiale della Sanità per non fare emergere la sua impreparazione. Questo è quanto sostiene il quotidiano britannico The Guardian, secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos.
Da Londra sostengono di aver potuto visionare l’ultimo rapporto di autovalutazione compilato dall’Italia il 4 febbraio del 2020. Quindi poco meno di 3 settimane prima che anche in Italia ci fosse il primo caso confermato di Covid-19. Nella sezione C8 - scrive Adnkronos - dove i Paesi devono valutare la loro preparazione complessiva a rispondere a un'emergenza sanitaria pubblica, l'autore del documento segna l'Italia nel 'livello 5', il più alto.
Una circostanza che non corrisponde al vero. Scrive a tal proposito il Guardian: “Lo scorso anno è emerso che l'Italia non aveva aggiornato il suo piano pandemico nazionale dal 2006, fattore che potrebbe aver contribuito ad almeno 10mila morti di Covid-19 durante la prima ondata e che è un elemento chiave nell'inchiesta della Procura di Bergamo sui presunti errori da parte delle autorità”.
La Procura bergamasca indaga in particolare sulla mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro, dove ad appena 2 giorni dal primo caso confermato a Codogno, era stato rilevato un grosso focolaio di Covid-19. Durante le audizioni è stato sentito anche Giuseppe Ruocco, che è stato Dg della prevenzione sanitaria dal 2012 al 2014. Secondo quanto scrive The Guardian, Ruocco avrebbe confermato ai pubblici ministeri che il piano pandemico è stato redatto l'ultima volta nel 2006 (andava riaggiornato secondo le linee guida Oms nel 2013 e nel 2018), e avrebbe così contraddetto il rapporto di autovalutazione dell'Italia del febbraio 2020.
Il Guardian poi riporta un passaggio dell’analisi del documento di autovalutazione dell’Italia eseguita dal generale dell’esercito in pensione Pier Paolo Lunelli: “Abbiamo mentito sostenendo che eravamo pronti (…) dichiarando di avere capacità che, alla luce dei fatti, non avevamo”.
Secondo quanto rende noto il quotidiano britannico le classi dirigenti italiane avrebbero agito con pressapochismo, scarsa lungimiranza, miopia e in maniera irresponsabile. Proprio loro che dopo un anno di ‘emergenza covid’ continuano a responsabilizzare la popolazione se avvengono aumenti dei contagi o solo se le persone provano ad assaporare attimi di normalità.