Davvero credete che vivreste meglio negli Stati Uniti o nel Nord Europa?

4010
Davvero credete che vivreste meglio negli Stati Uniti o nel Nord Europa?

Sono appena arrivato in Italia e ho fatto la prima spesa alimentare — per telefono e facendomela portare a casa, visto che pur avendo completato la mia vaccinazione un paio di mesi fa e avendo fatto tamponi prima di partire e all’arrivo, mi tocca stare in quarantena. Prodotti di qualità nettamente migliore che negli Stati Uniti e pagandoli meno della metà. Lo scorso autunno ho fatto dipingere la mia casa in Trentino: anche in questo caso meno della metà di quanto ho speso due anni fa in Massachusetts, e per un lavoro infinitamene più accurato.

Ma poi apro i giornali e leggo l’ennesimo confronto fra gli stipendi dei giovani rampanti italiani emigrati all’estero e quelli dei loro coetanei restati in patria, senza neanche una riga di informazione sul ben diverso costo della vita e in generale sulla qualità della vita. A Boston una famiglia che abbia un reddito di 2500 dollari al mese è ufficialmente sotto il livello di povertà, e per vivere dignitosamente (senza alcun lusso) ha bisogno di almeno il triplo. In Svizzera o in Danimarca è la stessa cosa. È vero però che gli iPhone e le BMW hanno ovunque più o meno lo stesso prezzo e troppa gente ormai pensa che il benessere si misuri con il possesso di questi oggetti di consumo.

Fino a quando continuerete a bervi la cazzata liberista che la globalizzazione sia non solo un bene ma anche inevitabile? Speravo che il Covid svegliasse qualcuno: macché, tutti a sognare che la ripresa porti stipendi americani o nordeuropei senza rendersi conto di cosa, inevitabilmente, li accompagnerebbe, soprattutto in assenza delle condizioni sociali per diventare come loro (ci vorrebbero secoli e non vedo perché).

E neanche un partito italiano, neanche uno (certo non il finto nazionalista Salvini e la finta fascista Meloni), che proponga la soluzione ovvia: rinazionalizzazione, protezionismo economico e culturale, preminenza dello Stato sui privati, distribuzione molto più equa delle risorse (una volta si chiamava socialismo), piena utilizzazione delle straordinarie capacità creative degli italiani, difesa a oltranza della nostra identità: per stare tutti meglio qui senza bisogno di svendere il nostro patrimonio e di distruggere il nostro ambiente, le nostre comunità, le nostre tradizioni solo per apparire statisticamente più ricchi di altri paesi, solo per vole’ fa’ l’americani.

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

I dazi e il capitalismo deglobalizzato di Giuseppe Giannini I dazi e il capitalismo deglobalizzato

I dazi e il capitalismo deglobalizzato

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti