Ecuador sul caso Assange: «Peccato la Svezia abbia impiegato oltre mille giorni per interrogarlo»

Il Ministro degli Esteri dell'Ecuador ribadisce che il paese andino difenderà il fondatore di Wikileaks dalla persecuzione politica

4524
Ecuador sul caso Assange: «Peccato la Svezia abbia impiegato oltre mille giorni per interrogarlo»

 

Finalmente dopo ben quattro anni di permanenza nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra, la giustizia svedese si recherà presso la sede diplomatica del paese andino per interrogare Julian Assange, a cui l’Ecuador ha concesso asilo politico. 


Per approfondire la situazione riguardante il giornalista australiano fondatore di Wikileaks, l’emittente russa RT ha intervista Guillaume Long, ministro degli Esteri dell’Ecuador. 


L’esponente politico dell’esecutivo guidato da Rafael Correa ha dichiarato che la posizione dell’Ecuador sulla vicenda è sempre stata «molto chiara», visto che il paese ha concesso asilo politico ad Assange «dopo una riflessione durata due mesi», visto che sono chiari i rischi di una «persecuzione politica». 


Resta il disappunto per una decisione - quella della giustizia svedese - arrivata con enorme ritardo alla lice dei reiterati inviati da parte dell’Ecuador a procedere con l’interrogatorio presso la propria sede diplomatica. «Un vero peccato che la Svezia abbia impiegato più di mille giorni per effettuare l’interrogatorio».


Long ha infatti evidenziato che il fondatore di Wikileaks si trova in una situazione precaria visto che la sede diplomatica di Londra «è molto piccola». 


In ogni caso il ministro ecuadoriano ha ribadito che l’Ecuador difenderà Julian Assange da ogni possibile persecuzione politica. 


Inoltre, Long, ha chiarito che «quello di internet è un tema differente rispetto all’asilo concesso ad Assange». L’Ecuador non permette alcuna interferenza negli affari interni di altri Stati, quindi «dalla nostra ambasciata abbiamo il principio di non intrometterci negli affari interni di altri paesi, così come esigiamo che altri Stati non lo facciano con noi, soprattutto in materia elettorale». 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione di Michelangelo Severgnini "Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti