Elena Basile - La politica internazionale, l'occidente e i pregiudizi morali

2309
Elena Basile - La politica internazionale, l'occidente e i pregiudizi morali



di Elena Basile - Fatto Quotidiano (20 dicembre)



È strano rendersi conto che anche gli analisti più seri, come quelli della fortunata rivista di politica internazionale Limes, riescano a volte a confondere piani diversi. Con un certo grottesco orgoglio affermano di svolgere analisi prive di pregiudizi morali. In effetti la ricostruzione storica degli eventi e l’analisi realistica della politica internazionale impone la demistificazione dei travestimenti ideologici ed etici in cui la propaganda occidentale primeggia. Questo non significa affatto mettere l’etica in un cantuccio. La politica senza visione etica è soltanto la dimensione del potere. Per gli Stati la dimensione della potenza. I giovani sono oggi rassegnati a considerare i partiti europei strumenti di una oligarchia. Sono invece convinta che la visione umanistica è necessariamente presente nella politica intesa come strumento di governo dei popoli per il miglioramento del loro benessere, per la pace e la prosperità. Se non sono gli analisti, se non è l’intellighenzia a giudicare l’azione umana tenendo alti i parametri morali, a chi vorremmo mai affidare questo compito?

Diviene un obbligo morale stigmatizzare i crimini israeliani in Palestina e la complicità occidentale. Come afferma Kathleen Johnston, vedere un bambino che con una gamba amputata trascina la sua esistenza in una tenda aiutandosi con un roller skate, giocattolo degli spensierati ragazzi occidentali, dovrebbe far rabbrividire di sdegno. L’Irlanda, fiero Paese che ha pagato un prezzo atroce al colonialismo inglese, indica la strada. I Paesi europei dovrebbero seguire: cessate il fuoco, riconoscimento della Palestina, agevolazione dell’azione del Sud Africa presso la Cgi, sanzioni contro Netanyahu. Il governo e l’opposizione dovrebbero essere uniti in questo cammino. L’Europa per essere fedele ai propri valori, ai principi immortalati nei documenti e nelle Costituzioni europee, dovrebbe procedere senza indugi a vendicare gli innocenti che sono sotto il torchio di un governo terrorista.

Noi non siamo stati complici dei crimini di Hamas il sette ottobre, ma lo siamo di quelli di Netanyahu. In Ucraina dovremmo assumere il dolore di una generazione massacrata e di un Paese distrutto per cercare la mediazione con la Russia che può avvenire solo se l’Occidente si distacca dalle politiche neo-conservatrici Usa determinate a perseguire l’espansionismo Nato e l’erosione del potere a Mosca sin dal lontano 1997, come le prove documentali dimostrano. Invece, rimaniamo silenti mentre Blinken convince Zelensky a massacrare i ragazzi più giovani, i diciottenni, in un conflitto che sappiamo di avere già perso. In Siria, non vincono i “ribelli” contro un dittatore sanguinario. Le milizie jihadiste addestrate dalla Cia, ceceni, ucraini, libici hanno attaccato uno Stato sovrano, un popolo che soffre da un decennio per le sanzioni unilaterali statunitensi, per la guerra civile fomentata dagli occidentali che ha dato inizio alla feroce repressione da parte di Bashar al-Assad. La morale esiste nella demistificazione della propaganda occidentale. Non neghiamo la ferocia di un regime che peraltro è molto simile a quella dei nostri alleati in Medio Oriente. Regeni si rivolta nella tomba. La cosiddetta esportazione della democrazia copre interessi geopolitici americani contro i popoli europei e mediorientali.

La Cina, la Russia, non perseguono interessi imperialistici? È l’obiezione del moderato di destra come di sinistra. La politica di potenza ha caratteristiche simili e gli occidentali non sono più cattivi degli altri. La ricostruzione obiettiva degli eventi mostra tuttavia come Russia e Cina abbiano oggi una postura difensiva e tendente alla stabilizzazione delle aree. Washington, per difendere il dominio del dollaro, punta sulle guerre e sul caos che, indipendentemente dagli esiti dei conflitti, portano benefici tattici immediati, frenando la crescita del potere economico e strategico dei rivali. Osservo inorridita mediocri europarlamentari, appartenenti alla tradizione democristiana o del centrosinistra, (non al fascismo militarista che si finge di combattere) spronare alla guerra, alla censura, alla trasformazione del liberalismo. Artisti, intellettuali russi sono minacciati. Viene loro negato il visto. Da quel che leggo, il console russo non può parlare alla comunità russa a Milano. In modo orwelliano, le donne al potere che nel sogno femminista avrebbero dovuto inaugurare una dimensione differente dello stesso, sono invece la faccia dell’Europa illiberale e militarista. La voce della ragione resta relegata in spazi minoritari del dissenso, nei 5 Stelle, nel pensiero cattolico più alto in grado, con papa Francesco e alcuni suoi straordinari cardinali, nel non arrendersi alla sottocultura della nostra classe di servizio e a portare alta la bandiera dell’umanesimo cristiano.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo   Una finestra aperta L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti