Ex Ambasciatore USA a Damasco: "Washington non è in Siria per aiutare i siriani ma per frenare l'Iran"
Washington mantiene la sua presenza in Siria per ridurre l'influenza dell'Iran e non per aiutare i siriani come asserito, afferma un ex ambasciatore degli Stati Uniti.
Robert Ford, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Siria (2010-2014) ha spiegato che le forze statunitensi schierate nella base di Al-Tanf, nella provincia siriana di Homs (ovest), non inviano aiuti umanitari agli sfollati nel campo di Rukban - situato nel sud-est di Homs, al confine con Giordania e Iraq - ma sono lì per fermare l'Iran. “Gli americani sono lì (ad Al-Tanf) per impedire all'Iran di mantenere i contatti con la Siria attraverso quest'area. Non sono lì per aiutare Rukban", ha spiegato Ford, citato ieri dalla catena libanese Al Mayadeen.
L'ex Ambasciatore ha poi spiegato come l'esercito Usa abbia occupato la regione di Al-Tanf e "in conformità con il diritto internazionale, è responsabile di Rukban, tuttavia Washington afferma che Rukban è un problema solo per Damasco e Mosca", ha denunciato Ford.
A Damasco, l'esercito americano è accusato di sostenere gruppi terroristici nell'area per prolungare la guerra in Siria. La Russia, a sua volta, accusa Washington di cercare di "creare un quasi-stato sulla sponda orientale dell'Eufrate" e impedire che "quei territori siano sotto il controllo delle autorità legittime" del paese arabo.
Ford, in un altro momento nelle sue dichiarazioni, ha affermato che la Casa Bianca "è convinta" che il presidente siriano, Bashar al-Asad, rimarrà presidente fino "almeno" alle prossime elezioni, nonostante i tentativi degli Stati Uniti di destituirlo.