Fallimento della lotta contro il narcotraffico in Colombia. Il pretesto che gli USA sfruttano per installare basi militari
La Colombia ha raggiunto un numero record di coltivazione di foglie di coca e produzione di cocaina. La circostanza è confermata dal rapporto annuale dell'International Narcotics Control Board (Jife) presentato questa settimana.
Tale organo, che opera in modo indipendente all'interno delle Nazioni Unite, afferma che i dati precisi sulla coltivazione di coca in Colombia sono in costante crescita dal 2013 e tra quell'anno e il 2017 si sono moltiplicati del 356% passando da 48.000 a 171.000 ettari coltivati ??in quattro anni.
I dipartimenti che concentrano il maggiore aumento delle coltivazioni di coca sono Antioquia, Putumayo, Norte de Santander e Cauca. Gli attuali livelli di produzione di coca e produzione di cocaina "hanno raggiunto un livello storico" secondo il rapporto della Jife, nonostante numerosi sradicamenti forzati.
Questi dati confermano la Colombia come il più grande produttore di cocaina al mondo, le cui destinazioni principali sono gli Stati Uniti (principale consumatore al mondo) e l'Europa. Questo indicatore è aumentato del 31% tra il 2016 e il 2017, raggiungendo 1.379 tonnellate di droghe.
A 20 anni dal Plan Colombia firmato con gli Stati Uniti, i numeri mostrano che la lotta contro il traffico di droga è fallita e ora si presenta come una scusa per l'installazione di basi militari straniere nel paese, che sono già almeno sette.
Sulla tematica negli anni scorsi era intervenuto il presidente della Bolivia, Evo Morales, il quale aveva spiegato come il suo paese fosse riuscito a compiere grandi progressi nella lotta alla droga senza le basi militari degli Stati Uniti e senza la Drug Enforcement Agency (DEA, secondo il suo acronimo in inglese). Così facendo la Bolivia è riuscita a ridurre (al 2016) le coltivazioni di coca da 31 mila ettari a circa 20 mila.
Morales affermava inoltre che governo degli Stati Uniti usa l'antidroga per scopi geopolitici. L'esempio della Colombia è emblematico: con le basi militari e milioni di "sostegno" le coltivazioni di coca nel paese sono sempre in crescita.
Il rapporto realizzato e diffuso dall'International Narcotics Control Board conferma in pieno la denuncia del leader boliviano.