Fake news infinite sulla Siria: immagini di bombardamenti su Gaza e Mosul diffuse come riguardanti Ghouta Est

L’obiettivo della campagna mediatica è ovviamente quello di ribaltare completamente la realtà

31269
Fake news infinite sulla Siria: immagini di bombardamenti su Gaza e Mosul diffuse come riguardanti Ghouta Est

 

Un post pubblicato da un attivista statunitense tramite il noto social network Twitter, apparentemente destinato a «sensibilizzare» sulla situazione in Siria, si è rivelato completamente falso. Come spesso accade dall’inizio del conflitto. Il problema è che poi queste notizie inventate vengono acriticamente rilanciate dal circuito mediatico mainstream reti unificate per manipolare l’opinione pubblica internazionale. 

 

L’obiettivo della campagna mediatica è ovviamente quello di ribaltare completamente la realtà. Mettere sul banco degli imputati il presidente siriano Assad e i suoi alleati Russia e Iran che arginano strenuamente il terrorismo internazionale sponsorizzato e foraggiato dalle potenze occidentali. 

 

Il post in questione pubblicato da Sami Sharbek, utente di Cleveland che adesso ha ristretto l’accesso al proprio profilo Twitter, aveva riscosso buon successo con 125000 condivisioni e 154000 likes. 

 

Le immagini sono di forte impatto e documentano tutta la drammaticità di un bombardamento. C’è un padre in lacrime che scappa portando in braccio la propria figlioletta anch’essa in lacrime. Poi un complesso residenziale distrutto da un bombardamento devastante. 

 

Il problema è che le immagini non documentano quanto è in corso a Ghouta Est dove l’esercito siriano e le forze russe stanno operando per liberare la zona dai terroristi asserragliati che utilizzano  l’area per bombardare la capitale Damasco, facendosi scudo dei civili residenti. 

Le foto, in realtà, sono dell’agenzia Reuters e raccontano di un attacco israeliano al quartiere Tuffah dopo un bombardamento alla parte orientale della città di Gaza, risalente al 2014. E del devastante bombardamento statunitense alla città di Mosul in Iraq. Alcuni osservatori hanno paragonato questo attacco al bombardamento della città di Dresda avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Dove la seconda città dell’Iraq fu completamente distrutta con la conseguente morte di un elevato numero di civili. Senza però aver registrato indignazione a livello internazionale e sui grandi media. Proprio l'immagine di maggiore impatto, quella del papà in lacrime con la propria bimba in fuga dal devastante bombardamento, è stata scattata nella città di Mosul. 

Poco dopo, Sharbek ha riconosciuto che il post era un falso e si è scusato per l'errore. "Non ero a conoscenza del fatto che le immagini provenissero da Gaza e Mosul", ha scritto. "La mia unica intenzione era di sensibilizzare su quanto avviene nel mio paese".

 

Non si tratta di una novità purtroppo. Le stesse immagini infatti emersero già al tempo della liberazione di Aleppo. Evidentemente i grandi media hanno preso molto a cuore la causa dei gruppi islamisti che pretendono di abbattere lo Stato laico siriano. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Democrazia senza popolo di Michele Blanco Democrazia senza popolo

Democrazia senza popolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti