Generazione Z e social, sempre più utenti mettono in pratica il “digital detox”. Che cos’è?
Che gli smartphone siano una risorsa incredibile, capaci di racchiudere il mondo intero all’interno di un palmo, non c’è alcun dubbio. Eppure non sbaglia chi ritiene che questa fenomenale tecnologia sia sopraggiunta in maniera troppo rapida nelle nostre vite e, soprattutto, senza alcun manuale d’istruzioni. Prima dell’arrivo degli smartphone, infatti, internet permetteva già di accedere a contenuti di intrattenimento, bonus casino, informazioni e notizie da tutto il mondo, ma l’idea di rimanere connessi alla rete per tutta la giornata era considerabile follia. Per gli utenti di nuova generazione, invece, i dati mobili e il Wi-Fi sono assolute priorità, e i social network sono l’ideale rimedio per allontanare la noia e vivere continuamente sotto stimolo visivo. Che le conseguenze di questo stile di vita, tuttavia, abbiano ripercussioni negative se ne rendono conto gli stessi utilizzatori, e sempre più numerosi ricorrono al “digital detox”, ossia un piccolo periodo di disintossicazione dalla rete e, in particolare dai social network. Ma come funziona?
Che cos’è il “digital detox”?
Per digital detox (o disintossicazione digitale) si intendono tutte quelle strategie che si mettono in atto per ridurre la propria esposizione allo smartphone e ai social media. Una delle tecniche più diffuse e immediate sta nel monitoraggio delle proprie attività.
Monitoraggio delle attività online
La maggior parte degli smartphone, sia Android che iOS, permette ai propri utilizzatori di visualizzare tutti i propri dati di consumo, incluse le volte in cui lo schermo viene sbloccato o le ore in cui determinate app sono state utilizzate.
Questo, in linea di massima, permette di capire quanto tempo viene investito nel passivo scorrimento di contenuti vuoti e consente, allo stesso tempo, di porsi degli obiettivi giornalieri di “astinenza”.
App specifiche
Per i casi più estremi, invece, è possibile scaricare addirittura applicazioni apposite che bloccano alcune funzionalità del telefono, lasciando all’utente la sola libertà di effettuare chiamate o inviare SMS. Ovviamente la durata del blocco può essere modulata in base alle proprie preferenze. Queste app si rivelano particolarmente utili per chi vorrebbe trascorrere meno tempo attaccato allo schermo ma tende a cadere troppo spesso in tentazione, necessitando quindi di maniere forti.
Sostituire lo smartphone con un vecchio telefono
Moltissimi utenti sembrano preferire questa opzione, quella cioè di liberarsi completamente del proprio smartphone e di acquistare un semplice telefono abilitato alle chiamate e all’invio di SMS. Il modo migliore per ritornare alla belle epoque dei cari Nokia 3310 e limitare al massimo l’utilizzo di internet e dei social media.
In questo caso, tuttavia, si sceglie di trascurare anche una delle funzionalità più popolari degli smartphone, quella che permette di realizzare fotografie e selfie. Nonostante ciò, ci sono tantissimi modelli che non supportano la connettività internet e che sono dotati di fotocamera frontale e posteriore.
Ripensare la propria quotidianità
Il crescente fenomeno del digital detox, considerato ormai necessario da parte delle nuove generazioni, fa sicuramente molto riflettere. È evidente che l’utilizzo di internet e dei social media generino un loop infinito, per cui l’esagerazione fa sentire in colpa ma non se ne riesce in alcun modo a fare a meno. Secondo gli esperti, una delle soluzioni ideali sarebbe quella di ripensare alla propria quotidianità, cercando di impegnare le giornate con attività benefiche o utili.
Fare sport, ad esempio, può essere un modo per ossigenare il proprio corpo e allontanarsi dalla tecnologia, ma anche dedicarsi a corsi di cucina, all’apprendimento di una nuova lingua o, semplicemente alla socializzazione faccia a faccia con la propria cerchia di amici. Basta poco per comprendere che, in fin dei conti, l’abuso di social rappresenta una mera perdita di tempo, e questi dovrebbero essere sfruttati per quello che sono: una fonte di intrattenimento a cui è bene dedicare non più di un’ora al giorno.
Esagerare, infatti, significa sottoporre il cervello ad un’infinita quantità di stimoli, con il conseguente rilascio di dopamina, un ormone coinvolto nel cosiddetto “circuito di ricompensa”. È proprio questo che innesca il meccanismo di dipendenza, senza considerare il fatto che questa enorme quantità di stimoli stanca. Ecco perché un’esagerata esposizione su internet può provocare in moltissimi utenti un generale indebolimento del corpo e una sensazione di fiacchezza costante.